Politica

Ausonia – Ciacciarelli (Fi): No al depotenziamento del Consultorio familiare

Ciacciarelli: No al depotenziamento del Consultorio familiare di Ausonia e procedere subito potenziamento del servizio sanitario provinciale

Non si può più continuare a gestire la sanità nella nostra provincia come se fosse una colonia romana a vantaggio della ‘capitale dell’Impero’.

Per i cittadini, la salute è un diritto sancito dalla Costituzione, oltre che dal senso di civiltà, e non può essere ridimensionato solo per favorire il sistema sanitario romano e per ridurre il deficit finanziario da questo accumulato in questi anni.

Alla Conferenza dei Sindaci che si riunisce lunedì prossimo – scrive l’assessore Pasquale Ciacciarelli in una lettera al Diretto della ASL Macchitella – spetta il compito di farsi portavoce delle proteste e delle esigenze dei cittadini.

E’ amaro constatare come la riunione della scorsa settimana sia stata disertata dai più; ma evidentemente la nostra classe politica fatica ancora a comprendere che sono gli atteggiamenti come questi, nel campo della sanità, come pure in quello dell’acqua pubblica, che allontanano sempre di più la politica dal cittadini.

Credo che il miglior modello di impostazione sanitaria nella nostra provincia debba essere costituito da una struttura di rete che consenta la valorizzazione e l’efficienza di tutte le strutture sanitarie provinciali polarizzate intorno ai Dea di 1° e 2° livello.

Occorre quindi rendere veramente operativa la casa della salute di Pontecorvo, porre fine al depotenziamento in atto del Consultorio familiare di Ausonia (ad esso oltre al mio afferiscono i cittadini di altri 8 comuni dell’area), che fino a qualche anno fa era veramente una bella realtà di assistenza anche specialistica per i nostri cittadini.

Ma in una ottica più generale è necessario rispettare il rapporto posti letto/abitanti rendere più corte le liste di attesa, recuperare e riqualificare i locali dell’ex ospedale Gemma De Posis, all’interno del quale ospitare i vari servizi sanitari attualmente distribuiti in varie strutture differenti, alcune anche private.

In questo modo si accentrerebbero i servizi in una struttura unica con notevole riduzione di costi di esercizio e con l’eliminazione di gravosi e clientelari fitti elargiti a privati.

Ma soprattutto bisogna fare subito ricorso all’assunzione di nuovo personale (medici, anestesisti e paramedici) per tutte le strutture provinciali ormai al collasso.

Credo – conclude l’assessore Ciacciarelli – che solo intraprendendo questa strada, che ovviamente richiede tempo, sarà possibile accrescere la qualità generale della nostra sanità provinciale.

Ma quel che conta è dimostrare di averne la volontà giusta, iniziando da subito ad intraprendere le opportune iniziative capaci di dimostrare che il cambio di marcia è partito”.