Politicasecondo piano

Pontecorvo – Statuto comunale e rapporti Pd-Maggioranza: l’affondo di Annalisa Paliotta

“Lo  Statuto Comunale è un documento di inestimabile valore per la nostra città  ma credo anche che affinché venga messo in atto sempre nel migliore dei modi  vada interpretato  nei tempi che mutano e nelle condizioni sociali che cambiano”. Ha esordito così il capogruppo di minoranza Annalisa Paliotta. 

“Di fatto – ha aggiunto – il nostro Statuto già prevede una tutela delle iniziative popolari di cittadini e associazioni; con questa proposta di delibera credo si possa configurare l’inizio di un percorso che agevoli l’interesse pubblico nei confronti della vita amministrativa della nostra città. Le leggi possono essere sempre perfezionate, così come i regolamenti, l’importante che vengano preservati e protetti i principi fondamentali ispiratori del nostro statuto, di solidarietà e rispetto e che non venga rallentata la burocrazia amministrativa. La mia posizione è quindi favorevole a facilitare la partecipazione cittadina. Quello che mi lascia perplessa è l’iter amministrativo messo in atto dalla maggioranza nel portare avanti tale proposta, con tempi dapprima molto lenti, cui hanno fatto seguito momenti di immobilismo  e, infine, tempi inspiegabilmente veloci nelle ultime settimane con una difficoltà amministrativa nel concretizzare la proposta di delibera. Di sicuro proprio per l’importanza del documento sarebbe stato opportuno aprire un tavolo di discussione da parte della maggioranza in tempi più giusti per dar modo sia al consiglio comunale che alla cittadinanza di conoscere meglio questa iniziativa e questa proposta”.

Ma non ha risparmiato critiche ai rapporti tra il Pd e la maggioranza.

Dice Paliotta: “Riguardo gli esiti delle elezioni provinciali, esattamente un anno fa dichiarai che i nuovi tesseramenti PD in una giunta con un un sindaco di Forza  Italia, accolti allora come una sorta di festeggiamento dalla giunta stessa, si sarebbero rivelati un punto debole importante per l’amministrazione. Qualcuno considerò  allora le mie dichiarazioni troppo politiche, oggi i fatti stanno dimostrando che probabilmente le previsioni erano giuste. Abbiamo un rappresentante nel consiglio provinciale eletto sì, ma con il costituirsi, durante le elezioni, di fatto, di una sorta di un’opposizione all’interno della maggioranza. Allo stesso modo anticipai un conflitto per l’assessore al bilancio nel dover scegliere tra partito di appartenenza e il sindaco candidato con un partito opposto al proprio. Ancor più con il delinearsi di tali nuovi difficili assestamenti, assume particolare importanza a mio parere l’interesse della cittadinanza nei confronti della vita amministrativa per il bene del proprio territorio”.