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Isola Liri – Pontecorvo – Hospice “Casa delle Farfalle”: lettera di ringraziamento della famiglia Zonfrilli

Da Giancarlo Zonfrilli, riceviamo e Pubblichiamo.

Gentili Direttori,

Vi prego di scusarmi se per qualche istante vi chiedo di distogliere l’attenzione dal vostro lavoro consueto, ma non posso farne a meno. Sento il dovere di farlo.

Il 3 marzo scorso ho perduto mia figlia Antonella: un male cattivo, tremendo, che un destino impietoso non ha voluto guarire l’ha strappata all’affetto di tutti noi, compresa una bimba di 6 anni.

Dopo un convulso peregrinare tra vari Pronto Soccorso ed ospedali, Antonella è andata a concludere il suo breve cammino di vita terrena (39 anni) al’Hospice “Casa delle Farfalle” di Isola del Liri. Lì ha trovato tanto affetto e tanta umanità.

Pur nel dolore che mi opprime, che mi sconvolge, avverto il dovere di ringraziare tutto il personale della Struttura, che ha riversato su mia figlia, su noi genitori, sui parenti ed amici che la circondavano, i sentimenti di profonda e sincera umanità.

Al diffuso luogo comune di tanta “malasanità” (che poi, quando è vera, non è un concetto astratto ma è sempre causata dagli uomini), devo portare a conoscenza di tutti l’esistenza di “Buona Sanità” insita nell’Hospice di Isola del Liri.

Buona sanità che risalta subito, non solo per la notevole professionalità che va dai suoi dirigenti, la dott.ssa Silvana Petricca ed il dott. Antonio Iafrate, alla caposala, a tutto il personale sanitario e ciascun collaboratore, ma per l’organizzazione, l’efficienza, la funzionalità, l’assistenza, la precisione, la puntualità nella somministrazione delle cure e delle terapie.

Alla “Casa delle Farfalle” Antonella ha trascorso gli ultimi giorni della propria vita senza soffrire e, sia lei che noi genitori ed amici, siamo stati circondati da tanta benevolenza e tanto affetto, che hanno un po’ lenito la nostra angoscia.

Grazie di cuore alla dott.ssa Silvana Petricca, al dott. Eleuterio D’Ambrosio, al dott. Antonio Iafrate, grazie a tutto il personale dell’Hospice, di cui purtroppo non conosco i nomi.

Un abbraccio

Giancarlo Zonfrilli