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Cassino – La regola Benedettina Ora et Labora faro e guida dell’intera Europa

“I giorni di San Benedetto si sono appena conclusi e le celebrazioni in onore del santo patrono d’Europa sono terminate da poche ore, ma l’emozione per quanto abbiamo vissuto nelle ultime settimane è  ancora forte nel mio cuore”. Queste le parole del primo cittadino nel Comune di Cassino Carlo Maria D’Alessandro.
“Per me è stata la prima volta da sindaco e vivere questa esperienza in prima persona è un’emozione indescrivibile. Nelle ultime settimane abbiamo avuto la possibilità di incontrare tantissime persone tra cui gli abitanti di Norcia, una città devastata da un terribile terremoto che in pochi minuti ha visto letteralmente crollare il centro storico. Poi tutti insieme siamo stati a Bruxelles dove abbiamo portato la fiaccola, messaggio di pace di San Benedetto. In quei giorni le tre comunità benedettine, Cassino Norcia e Subiaco, hanno firmato un importante patto di gemellaggio, molti pensavano già esistesse in realtà questo rapporto non era mai stato ufficializzato formalmente. Non era il pezzo di carta che serviva, ma quella firma apposta alla presenza del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, ha reso ancora più speciale questo legame che ci unisce. Le tre comunità non sono tre entità differenti ma sono tutte unite nel nome di San Benedetto il santo patrono d’Europa nato a Norcia vissuto e poi scappato da Subiaco e approdato infine a Montecassino dove fondò non solo il monastero ma, ancora più importante, la regola e il collante di tutti noi. Dalla regola Ora et Labora dettata da San Benedetto furono poste le fondamenta del pensiero occidentale e di tutta la cultura che adesso fa parte del nostro modo di vivere e pensare e che caratterizza le nostre società. Queste celebrazioni infatti non sono solo belle  giornate di festa,  motivo di viaggi e visite in paesi lontani e meno lontani, ma vogliono ricordare l’importanza di quel messaggio che nei secoli è diventato sempre più radicato senza mai perdere valore. Ed è proprio con questi sentimenti che il mio primo giorno di San Benedetto vissuto con indosso la fascia tricolore rappresenta per me e per la mia città punto di partenza nuovo. Un futuro che sia aperto all’Europa, quel grande Paese formato da tanti popoli che convivono nel nome delle stesse regole e che hanno creato una società florida ricca di grande spessore culturale. Tutta la ricchezza spirituale che San Benedetto ci ha lasciato con la sua regola e con la sua testimonianza dovranno risplendere giorno dopo giorno ancora di più. Le  generazioni che verranno dovranno ricordare ed onorare sempre questi valori nel nome della pace e della condivisione.
Infine Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a far sì che anche quest’anno la festa del Santo Patrono d’Europa e della città di Cassino sia pienamente riuscita. Un ringraziamento  particolare al Padre Abate di Montecassino, Dom Donato Ogliari, al vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, S.E. Gerardo Antonazzo a tutte le autorita civili e religiose che hanno presenziato agli eventi di questi giorni e a tutti voi cittadini che avete riempito le piazze e le strade di Cassino per celebrare San Benedetto. Grazie al Corteo Storico Terra Sancti Benedicti per il grande contributo dato alle manifestazioni, alla Banda “Don Bosco” per aver allietato con le proprie note tutto il nostro percorso.
Paolo VI, proclamando nel 24 ottobre 1964 san Benedetto Patrono d’ Europa, intese riconoscere l’ opera meravigliosa svolta dal Santo mediante la Regola per la formazione della civiltà e della cultura europea. Che la sua saggezza e spiritualità siano la luce per il nostro cammino con lo scopo di costruire ogni giorno una società migliore. W San Benedetto!”. Ha concluso il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro.