Politica

Ripi – Olio d’oliva: sarà l’anno del rilancio

“Se anche per tutto il mese di maggio avremo queste condizioni climatiche, con le ore del giorno assolate e le notti fresche, possiamo ragionevolmente prepararci a una stagione di netta ripresa, sia in termini di raccolto che di qualità”.

È la previsione con cui Stefano Cifeca, agronomo, ha concluso la sua relazione al seminario sulle tecniche di difesa dell’olivo organizzato a Ripi da Coldiretti e da Op Latium che oggi, con i suoi 9.000 soci, è la più grande e rappresentativa organizzazione di olivicoltori nel Lazio. D’altra parte gli olivicoltori, dopo l’ultima terribile annata con il crollo della produzione e una perdita di volumi anche superiore al 60% sulla media, si aspettano un forte recupero.

“Ma è importante – ha precisato Cifeca – che ora, proprio, in questo periodo si eseguano i trattamenti fitosanitari necessari sia a rinforzare le piante, sia ad aumentare la fecondazione dei fiori”. Il successo del seminario ha convinto la Coldiretti di Frosinone a proseguire lungo questo percorso di confronto e aggiornamento. “Stiamo già lavorando a un secondo evento che terremo al massimo entro un mese sempre in Ciociaria. Il riscontro che abbiamo avuto a Ripi – spiega il direttore della Coldiretti di Frosinone, Pietro Greco – in termini di partecipazione e di interesse verso le tematiche dell’olivicoltura merita approfondimenti”. Ma non è tutto. L’assemblea è stata anche l’occasione per mettere a punto la finalizzazione di una politica promozionale del prodotto olivicolo locale. “Abbiamo chiesto e ottenuto dall’amministrazione comunale la disponibilità a strutturare accordi per introdurre l’impegno dell’olio extravergine di oliva ciociaro nelle mense scolastiche, dove non è più possibile continuare lungo la strada dell’affidamento degli appalti sulla scorta del massimo ribasso. Nelle mense dove mangiano i nostri bambini – conclude Greco – la qualità delle materie prime, olio su tutte, deve essere qualitativamente eccellente e questa garanzia di qualità la si può ottenere solo con la fornitura di prodotti locali, a chilometro zero, tracciati dall’origine al consumo”.