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Pontecorvo – Nuovo Camposanto a Melfi: il comune dice “No”, il privato spiega… il progetto

E’ pervenuta – dicono il sindaco Rotondo e l’assessore Fernando Carnevale  -al comune di Pontecorvo una richiesta di realizzazione di un camposanto privato per soli cristiani nella zona Melfi, ma l’amministrazione comunale, compatta, ha detto no a questo progetto. Uno per tutelare i tanti residenti della zona che informeremo uno ad uno del progetto che un cittadino della zona ha proposto  e due perché Pontecorvo ha già un cimitero che stiamo allargando e sistemando. Capisco l’indignazione di qualcuno, anche a mezzo stampa, ma l’interesse dei cittadini e della gente viene prima dell’interesse del singolo. Ci criticassero pure ma noi andiamo avanti per la nostra strada”.

Ciò ha comunicato l’amministrazione comunale solo qualche giorno fa. Nelle ultime ore abbiamo ricevuto, in replica, la lettera del dottor Adriano Danella.

Parto –esordisce – dall’ultimo trafiletto dell’articolo, quando il Sindaco di Pontecorvo Rotondo, dice che l’interesse del singolo viene dopo dell’interesse dei cittadini. Sono d’accordo, infatti il privato cittadino non avrebbe venduto il terreno in questione, ma lo avrebbe donato all’associazione religiosa per un bene comune. Si sarebbe trattato di una donazione modale gratuita e con un solo scopo, quello di dover realizzare sul terreno il camposanto e nient’altro.

Io, mio Padre e mio fratello, – aggiunge – non abbiamo mai parlato di realizzare direttamente il Camposanto. Sarebbe stata l’associazione religiosa, dopo aver ricevuto in donazione il terreno, a realizzarlo, ma a qualcuno evidentemente è sfuggito questo aspetto.

Dico anche, che la realizzazione del progetto avrebbe mosso l’economia del paese e non solo. Pensate all’indotto prima e dopo la costruzione del camposanto e ai 15-20 assunti, 15-20 famiglie sistemate.

Anche questo aspetto rientra nell’interesse dei cittadini che intende il Sindaco?

Il fatto di informare ogni privato cittadino residente nella zona, che sempre a mio parere, sembra detto con un tono di “avvertimento”, dovrebbe farmi preoccupare? Credo di no! Comunque non mi mette certo in agitazione, in quanto non faccio politica quindi non avrei un “costo politico”, non avrei lucrato con una vendita che non ci sarebbe stata in quanto si trattava di una donazione, e non devo certamente vergognarmi con i residenti, in quanto non si parlava di discarica, ma bensì di un luogo di culto, di memoria, di commemorazione, oltre che di meditazione e preghiera.

Voglio precisare – prosegue – che il progetto è stato presentato in maniera del tutto informale, ci sono stati diversi incontri con l’amministrazione e con l’ufficio tecnico fino a quando è stato presentato, sempre informalmente, una bozza di progetto all’Ufficio Tecnico.

Una cosa però non la “capisco”: perché l’articolo esce a distanza di due mesi dalla nostra comunicazione di non voler proseguire più con il progetto!?

Invito i lettori e i cittadini di Pontecorvo a riflettere.  Inoltre l’affermazione del Sindaco, che dice che è stata l’amministrazione, compatta, a dire di no al progetto, mi suona strana e fuori luogo. Perché affermare una cosa dopo un mio ripensamento? Ricordo al Sindaco e all’assessore incaricato dal primo cittadino a rappresentarlo, che è stato il sottoscritto a comunicare il giorno 06 aprile 2017 che non ero più interessato a portare avanti il progetto; che avrei quindi, ritirato il progetto consegnato a mano il 18 gennaio 2017 all’amministrazione e all’ufficio tecnico, in una riunione dove intervenne anche il Consigliere d’Amministrazione dell’associazione religiosa.

Quasi, quasi lo dimenticavo che il giorno 13 aprile l’ho comunicato anche al sindaco che non eravamo più interessati al progetto, ma forse con i tanti impegni che ha, lo avrà dimenticato. Mia nonna diceva: “quann la volp non pò arrivà all’uva dice che è acerba”

Un’ultima cosa. Il comune è vero che ha già un cimitero, ma deve investire e spendere propri soldi (i soldi dei contribuenti) per costruire i loculi. Insieme all’amministrazione avevamo pensato che un certo numero di “loculi” potevano essere destinati al comune (donati al comune stesso, si era parlato di una sorta di opera compensativa).

Quindi il Comune di Pontecorvo non avrebbe investito/speso un euro per la costruzione di questi “loculi” nel Camposanto “privato”, ma ne avrebbe avuto a disposizione un numero tale, da poter vendere ed evidentemente fare un po’ di cassa.

… e magari anche la tanto chiacchierata Tari non sarebbe aumentata!? Mi dispiace – conclude – che il Sindaco e l’amministrazione siano usciti con questo articolo, ma non perché non volevo che si sapesse, ma perché forse, non hanno inteso la “grande” importanza che poteva avere sul nostro territorio, il nostro paese, i nostri concittadini il progetto ed il relativo indotto“.