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Cassino, gestione depuratore e acquedotto Fiat: il Tar ha respinto il ricorso del Cosilam

Il TAR del Lazio, Sezione di I – Quater, con la Sentenza n. 272 del 12.01.2018 ha respinto il ricorso n. 10072/14 proposto dal Cosilam di Cassino, contro la Regione Lazio ed il Consorzio Asi di Frosinone, difeso in giudizio dagli avvocati professor Mario Sanino e Aldo Ceci.

Mediante il ricorso, il Cosilam chiedeva l’attribuzione da parte della Regione Lazio del depuratore di Villa Santa Lucia, il raccordo ferroviario e dell’acquedotto a servizio dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano, realizzati negli anni 70 e 80 tramite le risorse della ex Cassa del Mezzogiorno e rimasti nella disponibilità del Consorzio Asi di Frosinone al momento della costituzione del Cosilam del 2004.

“In un primo tempo – chiarisce l’avvocato Ceci – il Tar del Lazio aveva ritenuto che la competenza a giudicare fosse del Tribunale di Cassino, ma tale decisione era stata riformata dal Consiglio di Stato. Da qui, la nuova sentenza emessa ieri dal TAR che, entrando nel merito della questione, ha riconosciuto che i beni contestati, del valore di circa 30 milioni di euro, sono di proprietà del Consorzio Asi di Frosinone e, pertanto, che la Regione Lazio, come da quest’ultima riconosciuto nel 2014 con la nota oggetto del ricorso, non ha alcun potere di assegnatrli gratuitamente al Cosilam, come invece da quest’ultimo più volte richiesto”.

Prendiamo atto che la linea seguita dal Consorzio Asi Fr è stata confermata dalla Magistratura Amministrativa – dichiara dal canto suo il presidente De Angelis – in continuità con quanto era già stato stabilito dalla Regione Lazio nel 2007 – Ringrazio i Legali dell’Ente, avvocati Prof. Mario Sanino e Aldo Ceci, per il lavoro svolto e per l’importante risultato conseguito nell’interesse dell’Ente”.

E conclude: “Chiusa questa prima fase del contenzioso resta fermo l’obiettivo del Consorzio di mantenere e valorizzare tutte le iniziative e le sinergie già realizzate e da realizzarsi con il Cosilam”.