Politica

Pontecorvo – Decadenza, Roscia mette in mora la maggioranza. Il sindaco: “Faccia pure, siamo sereni”

Quattrocento mila euro. Tanto vuole Riccardo Roscia, attuale ex sindaco e ex consigliere comunale, per la sua decadenza. Ha messo in mora tutti i consigliere che hanno votato l’atto.

“Mi è stato provocato un danno patrimoniale e morale, in termini d’immagine, di dignità e di frustrazione”, si legge nell’atto che Roscia ha notificato al Comune. Ancora: “Mi è stato impedito di svolgere l’esercizio del mandato elettorale presso il Comune di Pontecorvo e sono stato escluso dalle candidature alle politiche del 4 marzo scorso. Per questo il danno che mi dovrà essere risarcito, in solido, dal sindaco, dagli assessori, dai consiglieri di maggioranza e dal responsabile del servizio amministrativo non potrà essere inferiore a 400 mila euro, come da una costante giurisprudenza di Cassazione”.

Immediata la replica del sindaco Anselmo Rotondo a nome della maggioranza.

“Ribadisco che l’atto avviato non ha natura politica: Roscia l’ho battuto suol campo alle comunali e alla provinciale. E’ stato ed è un atto di legalità. Siamo sereni e attendiamo che il giudizio si concluda. Le 400 mila euro chieste? Meglio non commentare. Ricordo a me stesso, infine, che le questioni penali di Roscia si sono concluse con la prescrizione dei reati. Non c’è stata alcuna assoluzione”.