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Pontecorvo – Una Caccia al Tesoro in missione: il clan del “Delfino” riporta l’equilibrio nell’Universo

La passione non è una cosa che si inventa, né si improvvisa: è qualcosa che nasce da dentro, mette radici forti, si inerpica sui muri interni dell’anima e, se gli diamo modo di uscire allo scoperto, esplode in modo vigoroso e possente. I ragazzi della Taverna del Drago hanno attinto a piene mani alla propria per ideare la XIIª edizione della Caccia al Tesoro e forgiare un vivace spettacolo di colori andato in scena sabato 28 luglio 2018a Pontecorvo.

Come ogni anno, sono i giocatori i veri protagonisti di questa manifestazione: oltre 200 ragazzi divisi in 17 clan, ognuno custode di un animale e contraddistinto da un colore, per quasi 24 ore di gioco sono stati catapultati in un mondo parallelo dai contorni fantasy, impegnati in un’eroica missione ai servigi di un emissario divino, denominato Oracolo. Nella prova propedeutica alla Caccia, infatti, costui chiedeva aiuto ai mortali per ricostituire l’equilibrio tra le essenze che governano il mondo: Caos, Tempo, Natura, Vita, Ordine e Morte.

LE PROVE – Nella prima parte della Caccia, tradizionalmente più giocosa e ironica, i partecipanti si sono dedicati alla risoluzione di rebus ispirati al gioco televisivo della “ghigliottina”; hanno messo alla prova la propria cultura in vari modi e riprodotto video spiritosi – non è mancato un omaggio al compianto Fabrizio Frizzi attraverso la canzone “Un amico in me” del film Toy Story, in cui il conduttore ha prestato la voce al protagonista Woody.

Poi, dopo aver chiesto ai giocatori di improvvisare una foto ricordo in costume con tanto di scenografia balneare, in un attimo le note di Gigi D’Agostino, i fumogeni colorati e l’allegria incontenibile dei “bagnanti” hanno creato l’atmosfera giusta per scatenare un flash mob in piazza Giovanni Paolo II, in cui sono piovuti spruzzi d’acqua rinfrescanti e gadget in regalo. Un momento di festa che ha visto crollare le tensioni accumulate e ha unito idealmente giocatori e organizzatori in un abbraccio di ringrazimento reciproco.

Nella seconda parte della Caccia, a partire dalle 16, le squadre sono entrate nel vivo dell’avventura, vestendo i panni di guerrieri impegnati a combattere per liberare le cinque essenze, tenute prigioniere dal delirio di onnipotenza di ‘Morte’: è stato un gioco nel gioco, in quanto, oltre a sfidarsi per il Tesoro, i giocatori hanno dovuto affrontare prove di abilità logico-matematica – i numeri hanno giocato un ruolo fondamentale in tutti i quesiti – che li hanno resi personaggi attivi della storia alla base della Caccia. L’ultima prova consentiva di individuare le componenti per presentarsi davanti all’Oracolo e celebrare il rituale necessario ad aprire la sala dell’obelisco delle essenze, la leggendaria reliquia capace di riportare l’equilibrio nel mondo. Come accade spesso, la Taverna ha inserito nella gara riferimenti alla storia e ai luoghi del paese, combinando coordinate geografiche, parole anagrammate, antichi linguaggi e codici cifrati sapientemente elaborati.

Alla fine è stato il clan azzurro del Delfino a trovare la chiave giusta per aprire il cuore dell’obelisco, raggiungere la meta finale e ottenere così il Tesoro, lasciando a bocca asciutta il clan della Capra, arrivato anch’esso a pochi passi dalla vittoria.

Quando esplode, la passione non puoi fermarla, devi lasciarla libera di esprimere la sua follia. Dall’ingegnosità con cui costruiscono artigianalmente i propri manufatti alle energie che incanalano nel duro lavoro celato dietro la preparazione della Caccia, fino alla bellezza dei loro sorrisi quando arriva il fatidico giorno: tutto ciò è frutto della meravigliosa passione che anima i ragazzi della Taverna del Drago, una passione ripagata dall’entusiasmo e dalla partecipazione di tantissimi giovani che amano giocare sì, ma soprattutto non hanno smesso di sognare a occhi aperti. A tutti loro va un ringraziamento speciale da parte dell’associazione Taverna del Drago.

Appuntamento al prossimo anno con la Caccia al Tesoro numero 13!