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Frosinone, grande pubblico per la prima del Festival dei Conservatori

Un piazzale Vittorio Veneto in grande spolvero ha sancito, giovedì sera, l’apertura della settima edizione del Festival nazionale ed europeo dei Conservatori italiani – città di Frosinone.

Come di consueto, sono state le note di “Metti Una Sera a Cena” di Ennio Morricone a salutare l’ingresso in scena di Mary Segneri, popolare volto Rai e conduttrice, da sette anni, dell’evento organizzato dall’amministrazione Ottaviani con il Conservatorio “Refice”, entrato nel cuore degli spettatori di ogni età. Dopo aver salutato le numerose autorità civili e militari presenti, la frizzante padrona di casa ha illustrato il programma dell’edizione 2019 della kermesse. Dopo aver ringraziato i partner dell’evento (il main sponsor Banca Popolare del Cassinate, con Unindustria, Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone, gruppo L’Auto, Klopman, 7Sette, De Vizia), Mary ha invitato sul palco il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, seguito poi dal direttore del “Refice”, il maestro Alberto Giraldi. “Il Festival nazionale ed europeo dei Conservatori di musica – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – è un’iniziativa su cui la nostra amministrazione e il ‘Refice’, una delle eccellenze del nostro territorio, hanno scommesso sette anni fa, lavorando perché diventasse l’appuntamento consolidato che è oggi.  Ringraziamo, per il lavoro svolto che ci ha condotto fin qui, anche i maestri Antonio D’Antò e Raffaele Ramunto che, insieme al direttore Giraldi, hanno creduto in questo progetto. Il festival è l’unica realtà a valorizzare i sacrifici e l’impegno dei ragazzi che, dopo aver studiato tutto l’anno si cimentano, a Frosinone, in un’esperienza importante e formativa: quella del contatto con il grande pubblico. La loro presenza su questo palco ci ricorda l’importanza del merito, un valore che deve essere premiato, nel nostro Paese, 365 giorni l’anno. Il nome della nostra città sarà sulla ribalta nazionale per tutto il mese di luglio, perché il nostro capoluogo, promotore di un format senza pari in tutta Europa, è divenuto nel tempo un punto di riferimento nell’ambito musicale, dando risalto ai valori racchiusi nella ciociarità e all’orgoglio che tutti noi proviamo nei confronti della nostra terra. Investire nella cultura – ha concluso – significa investire nel futuro”. Il maestro Giraldi ha sottolineato quanto lavoro sia dietro l’organizzazione della kermesse, “una opportunità che Comune e Conservatorio offrono a tutto il Paese: i ragazzi si mettono alla prova dinanzi a una “piazza” che rinnova, così, il suo ruolo di centralità e di espansione, di culla del patrimonio locale e di propulsione all’esterno”. La serata, come da tradizione, ha incluso le applauditissime esibizioni dei vincitori dello scorso anno, Birth of Kameleon e Giuliano Gabriele ensemble. Guest star, il cantante, attore e conduttore televisivo Giò Di Tonno, intervistato da Mary Segneri. Giò ha mostrato, sul palco di Frosinone, tutta la sua poliedricità d’artista: cantante dall’intensa vocalità (i 4 milioni di spettatori che, in questi anni, hanno assistito alla sua performance nei panni di Quasimodo in “Notre Dame de Paris” possono testimoniarlo…) ed eccellente imitatore (riuscitissime le sue “rivisitazioni” di “Una lunga storia d’amore” di Gino Paoli e, seduto al pianoforte, di “Se stiamo insieme” di Riccardo Cocciante; esilarante l’aneddoto raccontato su Franco Califano, a cui è seguita poi l’esecuzione di “Tutto il resto è noia”), Giò ha inoltre parlato della propria esperienza nel mondo dello spettacolo, offrendo preziosi consigli ai giovani musicisti. Il festival proseguirà sabato 13 luglio, con le esibizioni del Liceo Musicale Bragaglia di Frosinone, del Duo Micromega (Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara) e de I Notturni – Tributo A Fabrizio De André (Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza-Conservatorio Cesare Pollini di Padova).