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Pontecorvo – Il post emergenza, con la mobilità ripensata: la proposta di Animafamily

di Gianfranco Caporuscio *

E’ il momento di immaginarci in che società vogliamo vivere e come potrebbe cambiare la comunità in cui viviamo. La politica locale dovrebbe porsi queste domande per orientare le scelte del governo e per ripartire verso una fase nuova.  Facciamo tesoro dell’orribile esperienza che stiamo vivendo e soffermiamoci a pensare su un dato acquisito: forse possiamo fare qualche piccola rinuncia per far sì che la nostra impronta sul pianeta Terra sia più lieve.

La mobilità è uno degli aspetti centrali in questa fase di ripartenza post Covid-19, anche da essa dipenderà la lotta al virus. Le città con trasporti pubblici meno efficienti e organizzati costringeranno i cittadini ad utilizzare mezzi propri con ricadute drammatiche sugli spostamenti e sulla qualità dell’aria.

Dobbiamo invertire oggi la rotta e complice l’emergenza prendere coraggio orientarci  verso una mobilità sostenibile, un insieme di buone pratiche che vanno dal potenziamento del trasporto pubblico locale all’utilizzo delle vie d’acqua, dalla sharing mobility,  alla bicicletta ancora più performante con l’avvento delle E-Bike.

E,’ da sempre, il mezzo di locomozione energeticamente più efficiente tra quelli che conosciamo.

Ed oggi la bici è il mezzo che permette il migliore distanziamento: per cui è arrivato il momento giusto per realizzare percorsi ciclabili temporanei (con segnaletica orizzontale e verticale) lungo gli assi prioritari e le tratte più frequentate, riservando lo spazio per poi dotarli di protezioni e passaggi esclusivi mirando a trasformarli nei mesi successivi in vere ciclabili.

È la soluzione che stanno praticando tante città in giro per il mondo: a Montpellier con una striscia di vernice e cordoli di protezione con conetti provvisori, a Berlino allargando le piste ciclabili con nuove strisce laterali. Stesse misure decise a Bogotà come a Vancouver, a New York come a Boston e Parigi. Milano con il PSA (Piano Strade Aperte) si presenta con uno dei piani più ambiziosi d’Europa per ridurre l’uso dell’automobile dopo il lockdown e per aumentare le aree cittadine dedicate a biciclette e pedoni, comprende infatti piste ciclabili temporanee a basso costo, marciapiedi nuovi e ampliati, limiti di velocità di 30 km/h e strade prioritarie per pedoni e ciclisti.

La Legge di Bilancio 2020 prevede stanziamenti per  150 milioni di Euro utilizzabili in co-finanziamento per percorsi ciclabili urbani; i Comuni possono attivarsi per far si che si aumentino ma intanto si possono preparare, in modo da avere progetti seri da candidare e un piano da cui “si evinca la volontà di procedere allo sviluppo strategico della rete ciclabile urbana”, come sottolinea la Legge, in modo che nel 2021 possano partire i cantieri.

Inoltre sono previsti 75 milioni per il 2020 e 180 milioni di euro per le annualità successive di incentivi per aiutare i cittadini a rottamare l’auto e scegliere la mobilità sostenibile.

Possiamo e dobbiamo promuovere l’utilizzo della bici anche sul territorio del cassinate, tutti insieme per un Grande progetto di un Anello Ciclabile del Cassinate.

A questo proposito l’invito che rivolgo alle amministrazioni comunali del territorio è di lavorare per raggiungere quest’obiettivo. ANIMAFAMILY come penso tutte le associazioni presenti nel cassinate saranno ben liete di dare una mano.

Muoviamoci più spesso e più volentieri in bici anche Pontecorvo, è questo l’appello che lancio alle forze politiche, coraggio; investiamo anche noi in ciclabili temporanee verso Roccasecca per servire la Stazione FS, verso Piedimonte per servire FCA, ma anche via Aldo Moro , viale Dante Alighieri, via Melfi e via S. Giovanni Battista per servire le scuole, con la bici elettrica cade anche il tabù del paese in salita!

Concludo con l’esortazione di Legambiente ai Sindaci d’Italia:  Cari Sindaci, non vi limitate all’ordinario, non restituiteci le vecchie città.

Il vostro mestiere richiede visione del futuro e soluzioni inedite, capacità di guidare le comunità verso frontiere nuove. E oggi che tutti abbiamo sperimentato una condizione eccezionale, non c’è momento migliore per osare lo straordinario. Insieme ce la possiamo fare.

*Presidente dell’associazione Animafamily