Politica

L’Intervista – Giuliano Di Prete, la coerenza e lo sguardo rivolto al futuro.. nella continuità

E’ stato il più votato della lista Noi con Roscia alle scorse comunali, Si dice soddisfatto e abituato ad ottenere il massimo con i mezzi che ha a disposizione. Il protagonista della rubrica Faccia a Faccia di questa settimana è Giuliano Di Prete, consigliere comunale a Pontecorvo. 

  • Giuliano Di Prete, per la prima volta siede in consiglio comunale. Com’e stato l’esordio?

Rispondo subito dicendo che presenziare per la prima volta tra i banchi del consiglio comunale della mia Città è stato ancor più emozionante di quello che pensavo.

Credo nelle istituzioni, nei ruoli che ci vengono assegnati dal popolo e sapevo che entrare in consiglio mi avrebbe ricoperto di orgoglio e al contempo avrebbe suscitato mille emozioni.

Ma l’esordio è stato ben oltre le aspettative. Dal primo passo nell’aula consiliare ho sentito l’onore e l’onere di essere lì presente.

L’onore di far parte di un organo amministrativo di fondamentale importanza per l’amministrazione della mia città, l’onore di poter rappresentare tutti i miei elettori, tutti i rappresentanti della lista “Noi con Roscia” ma soprattutto ho sentito l’onere di essere la voce dei cittadini, sia di quelli che han creduto in me durante la campagna elettorale e sia di chi, nonostante non mi abbia votato, esige che le proprie problematiche e le proprie richieste abbiano un proprio spazio e ricevano delle risposte.

A tutto questo si affianca il senso di responsabilità e l’obbligo di vigilare sull’operato della maggioranza e al contempo, il desiderio e il profondo intento di dare un contributo valido e realistico caratterizzato da nuovi progetti  e proposte migliorative per quelli in essere.

  • La lista guidata da Riccardo Roscia ha perso per 200, lei è stato il più votato con 675 preferenze. È

l’Inizio di un percorso?

Non posso negare che aver perso per soli 200 voti mi ha creato un forte dispiacere ma ero consapevole del fatto che la reazione migliore da mettere in atto fosse l’accettazione.  Sicuramente, sapere di esser stato il più votato della lista, a livello personale ha compensato la delusione perché mi dimostra il fatto che le persone mi vogliono bene e credono in me ma a livello politico so che non potrò operare per il bene di Pontecorvo come avrei voluto ma questo non mi frena minimamente.

E’ l’inizio di un percorso? Posso rispondere che sono certo che sia più che altro la continuazione di un progetto che ho iniziato da tempo e che, ad oggi, è arrivato ad un punto intermedio. Indubbiamente avrei preferito che questo percorso portasse in primis all’elezione di Riccardo Roscia come sindaco e al sottoscritto come consigliere della maggioranza al fine di avere maggiori possibilità di progettare e agire per la mia città, ma sono comunque abituato a dare sempre il massimo con gli strumenti che ho a disposizione. Pertanto posso solo ribadire che si può parlare della continuazione di un percorso ricco di investimenti di tempo sia per Pontecorvo che per l’accrescimento delle mie competenze per il bene comune.

  • Quali sono stati i punti di forza per ottenere il consenso personale che ha ottenuto?

Su questo punto rispondo che sicuramente sono stato premiato dalla coerenza, oserei chiamarla affidabilità nell’essere sempre al fianco di chi mi ha coinvolto da diverso tempo in un progetto fatto di rispetto, umiltà e onestà., parlo ovviamente del mio amico Riccardo Roscia. L’altro punto di forza è stato il fatto che, in ogni ambito della mia vita,  mi piace fare squadra, essere una spinta di aggregazione ed essere disponibile nei confronti di chi mi sta vicino.

Tutto questo mi ha permesso di conquistare la fiducia delle persone che mi hanno dato una mano proponendo il mio nome, parlo ovviamente dei miei parenti, degli amici e di tutte quelle persone che ho avuto modo di conoscere durante il periodo della campagna elettorale. Ho cercato di utilizzare anche il mio profilo social per comunicare e permettere alle persone di far conoscere le mie idee, il mio modo di pensare e sicuramente, in tal modo, ho intercettato le preferenze da parte di chi esprime il consenso senza partecipare attivamente alla campagna elettorale. Sono infatti  convinto che una buona parte della società presta attenzione ai contenuti dei social, cercando di capire tra le righe dei post la vera autenticità del candidato e sorvolando, com’è giusto che sia, su profili impregnati di polemiche e insulti. 

  • Per la seconda volta Roscia non ha agguantato la fascia tricolore per pochi voti. Perché secondo lei? Sono stati commessi errori strategici?

La campagna elettorale è una competizione tra diverse liste. Ognuno vuole vincere e la voglia di giocarsi il tutto per tutto è sempre presente, ma allo stesso tempo si deve pensare con consapevolezza che in caso di vittoria bisogna governare e bisogna farlo bene. Dico questo perché, se avessimo optato per fare accordi strategici, cedere ad alcune richieste eccessive da parte di altri candidati come spesso si fa in politica, sicuramente avremmo vinto ma poi ci saremmo trovati una squadra eterogenea fatta di personalismi, si sarebbero potute configurare criticità nel prendere decisioni e tutto questo sarebbe andato a scapito della città.

Si è invece pensato di creare una squadra fondata sull’amicizia, umiltà, rispetto, altruismo e sulla voglia di imparare e crescere basandoci sulla spiccata esperienza del nostro capolista. Abbiamo cercato di diffondere questo verbo tra la gente, sui palchi e penso che in parte ci siamo riusciti perché prendere 3.445 voti è un gran bel risultato a mio avviso. Inoltre a differenza della lista vincente  del Sindaco Rotondo che era composta da diverse persone che potevano contare su un certo consenso, molti di noi erano giovani proposte e questo ha fatto sì che portassimo concretamente poco valore aggiunto all’elettorato storico di Roscia che, a mio parere, per la seconda volta ha dimostrato che personalmente è il candidato più forte in assoluto.

Indubbiamente se ci fosse stata più umiltà e coerenza da parte di persone che prima erano vicine a noi e poi si sono allontanate per fare progetti diversi o per provare a creare nuove liste per poi abbandonare l’intento,  sicuramente avremmo vinto e avremmo amministrato come Pontecorvo merita.

  • Noi con Roscia è un progetto civico con esponenti di Lega e Fratelli d’Italia. Lei a che partito Guarda? 

Sicuramente Noi con Roscia è un progetto civico e per il bene della città deve restare tale.

Io personalmente sono sempre stato e lo sono tuttora orientato verso il centro destra ma va detto che negli ultimi anni sia a livello nazionale, sia a livello provinciale  c’è una gran confusione e, allo stato attuale, non mi sento di fare una scelta per un tesseramento o altro.

Preferisco osservare e aspettare per valutare insieme alla squadra di cui faccio parte all’opposizione e cercare di fare una scelta unica al momento opportuno; questo al fine di dare forza al progetto e poter chiedere di essere ascoltati da parte dei vertici sempre nell’ottica di ottenere obiettivi concreti per Pontecorvo, per gli imprenditori e sopratutto per i cittadini che sono e resteranno la mia priorità

  • Chi si sente di Ringraziare?

Carissimo direttore, mi piacerebbe nominarli uno ad uno ma sarebbe una lista troppo lunga mi creda, se vuole io lo faccio con molto piacere, magari nella prossima intervista che mi farà. Tuttavia come sempre mi preme ringraziare in primis Riccardo Roscia perché grazie a lui e alla fiducia che mi ha dato e che ho sempre ricambiato nei suoi confronti, oggi sono arrivato fin qui e insieme a lui e gli amici continueremo il nostro percorso. Voglio ringraziare la mia famiglia, i  miei parenti che come sempre mi sono stati vicino in ogni scelta che ho fatto comprendendo le mie assenze e, a volte, anche i miei silenzi perché preso dal forte impegno che metto in ogni cosa che scelgo di fare. Poi voglio ringraziare gli amici che questa volta mi hanno dato veramente una grossa mano e tutte le persone che si sono esposte per me che mi hanno conosciuto in campagna elettorale e in poco tempo si son fidati di me.

Un pensiero va ai collaboratori e anche ai clienti della mia azienda che mi hanno visto lontano dal lavoro per un mese di campagna elettorale. Infine rivolgo un ringraziamento a tutti quei cittadini che volevano esprimere un consenso a mio favore ma che, purtroppo, per questioni di legami con altre persone o per altri motivi non mi hanno potuto votare. Solo il fatto di aver avuto il desiderio di votarmi, mi rende orgoglioso e mi gratifica! Infine, voglio ringraziare anche te Vincenzo per l’opportunità che mi hai dato con questa intervista per meglio far conoscere la mia persona e il mio pensiero. Pontecorvo merita il meglio e io non smetterò mai di lottare perchè possa ricoprire un ruolo fondamentale nel territorio laziale. Chiudo con l’augurio che si possa ritornare a vivere al meglio in questo nostro splendido paese e che l’angoscia, la paura e la tristezza del Covid siano presto solo un gran brutto ricordo.

..Grazie a te.

(Dir.)