Politica

Ic2/Pontecorvo- L’albero della gioia e della solidarietà

ISTITUTO COMPRENSIVO 2 PONTECORVO
DONARE CON GIOIA, vivere la solidarietà.
Ieri mattina c’è stata la consegna dei doni degli “Alberi della Gioia” al Rappresentante del Presidente Diocesano della Caritas e al presidente della Caritas di zona nei tre Comuni dell’Istituto: Pico, Pontecorvo e San Giovanni Incarico alla presenza delle rispettive Amministrazioni. Da anni l’Istituto, diretto dal Dirigente Scolastico Angelo Urgera, attua il Progetto Solidarietà in quanto Scuola Amica dell’Unicef e, oltre al Progetto “Adotta una Pigotta” finalizzato a raccogliere fondi per salvare la vita a bambini che vivono in paesi del terzo mondo, tutti gli anni gli studenti vengono sensibilizzati verso l’empatia, l’attenzione verso gli altri, verso chi ha bisogno, per rendere il Natale più vero. L’attenzione agli altri e l’empatia si possono imparare sin da piccoli quando gli adulti di riferimento sanno essere un esempio credibile La realtà di oggi ci porta quotidianamente a rapportaci con le differenze e col bisogno. La scuola vive la realtà e ogni giorno sprona a piccoli gesti di solidarietà come aiutare e sostenere chi vive una difficoltà, e i bambini sono capaci di stupirci in questo. I bambini sono solo bambini, la povertà non è una colpa o un reato. Genitori e insegnanti sono alleati in questa azione educativa, partendo dal presupposto che essi imparano dai modelli che hanno di fronte e l’empatia, la solidarietà, la condivisione ci porta a capire che ognuno può avere qualcosa da dare e, sicuramente, da’ più gioia donare che ricevere. “Grazie ai bambini e alle loro famiglie per questi gesti di bontà”- hanno espresso il Dirigente Urgera, il Presidente della Caritas e gli Amministratori dei tre Comuni del Comprensivo 2. –“Ricorderete questi momenti e le emozioni provate nel donare e le porterete con voi, vi aiuteranno a crescere nel giusto e ad essere persone migliori”. L’augurio più bello è che nessun bambino della Terra debba vivere l’orrore della guerra, della violenza o della mancanza di medicinali o cibo, che nasca il vero Natale nel cuore di tutti.