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I genitori dell’Istituto Comprensivo di Piedimonte San Germano incontrano la Polizia Postale

Il 18 Aprile  nell’ambito del progetto “La legalità cresce sui bachi di scuola” ,il cui obiettivo è quello di promuovere l’ Educazione alla Legalità e alla Cittadinanza Attiva,  i genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Piedimonte San Germano  hanno partecipato ad un incontro con gli agenti della Polizia Postale di Frosinone, riflettendo sull’importanza di un uso corretto e consapevole della Rete. Tale incontro è servito a far comprendere ai genitori che il cyberbullismo è un rischio che interessa bambini e ragazzi sempre più piccoli, perché i mezzi di comunicazione tecnologici sono ormai diventati irrinunciabili per tutti noi, ma soprattutto per le nuove generazioni che non sempre ne comprendono i rischi. Gli scherzi, le prese in giro, i dispetti che in passato avvenivano, sotto gli occhi vigili degli insegnanti  o dei genitori,  oggi avvengono mentre i ragazzi sono collegati online, mentre scrivono sulla chat di classe con una forza  aggressiva amplificata dall’opportunità di fare una comunicazione  diretta a centinaia di persone contemporaneamente.

Gli argomenti affrontati sono stati pedofilia digitale, truffe informatiche, violazione della privacy e cyberbullismo. Molta importanza è stata riservata agli accorgimenti basilari da utilizzare nell’affrontare il web, per vigilare al meglio sull’operato dei ragazzi fruitori della Rete: leggere le clausole dei social network, limitare le informazioni e i dati personali da diffondere, utilizzare sistemi di protezione, diversificare le password, imporre delle regole ai ragazzi e dei blocchi sui dispositivi per evitare che navighino su siti inopportuni per la loro età .

Gli agenti hanno mostrato dei filmati per far comprendere  come episodi di bullismo e cyberbullismo possano produrre conseguenze drammatiche sugli adolescenti che non hanno ancora una personalità ben definita e hanno  dato dei preziosi suggerimenti ai genitori per comprendere se i propri figli stanno vivendo un malessere legato a fenomeni di bullismo e cyberbullismo, ad esempio si registra un calo improvviso del rendimento scolastico, i ragazzi tendono ad isolarsi e a non voler uscire di casa e iniziano a manifestare stati di ansia o depressione.

Gli agenti hanno spiegato inoltre  come bisogna agire quando un adulto viene a conoscenza  che un ragazzo è vittima di episodi di bullismo o cyberbullismo:

Non banalizzare la sofferenza dei ragazzi se qualcuno li prende in giro in rete: la socializzazione oggi passa anche da internet e sentirsi presi in giro di fronte a tanti schermi è una situazione molto dolorosa per i ragazzi; pertanto bisogna offrire ascolto e cercare la soluzione migliore insieme.

Se si viene presi di mira online occorre rimanere calmi, salvare gli insulti, le foto rubate e recarsi in un ufficio di polizia per sporgere denuncia. Si deve essere tempestivi perché la traccia informatica è molto labile e il tempo che passa può rendere le indagini più difficili.

Se un ragazzo racconta di aver esagerato con un compagno, con parole e/o azioni online,  bisogna aiutarlo a chiedere scusa e  parlarne con l’insegnante referente del cyberbullismo. E’ molto importante porre rimedio agli errori e la vicinanza di una persona di cui il ragazzo si fida è fondamentale per rimediare agli errori fatti.

Gli agenti  al termine dell’incontro si sono resi disponibili a rispondere alle  domande poste dai genitori e dai docenti presenti e hanno sottolineato  il ruolo fondamentale dei genitori ai quali è demandata una costante e attenta osservazione dei propri figli nell’approccio alla Rete e nell’utilizzo dei social network.