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Pontecorvo, 24 maggio 1944 – 24 maggio 2025: 81 anni fa la Liberazione. Una memoria che vive

Oggi, 24 maggio 2025, ricorre l’81° anniversario della liberazione di Pontecorvo dalle forze tedesche, avvenuta nel pieno della Seconda guerra mondiale il 24 maggio 1944, durante l’avanzata degli Alleati lungo la Linea Hitler. Una data impressa nella memoria collettiva, che ha segnato la fine di un lungo incubo per la popolazione locale e l’inizio di un lento ritorno alla libertà.

La città di Pontecorvo fu teatro di durissimi combattimenti e bombardamenti, inserita com’era in una delle aree più strategiche del fronte. La battaglia per la sua liberazione rappresentò uno degli ultimi capitoli del lungo e drammatico scontro per il controllo del fronte sud dell’Italia. Le truppe canadesi, supportate dagli alleati britannici e americani, entrarono in città dopo aver superato l’ultima resistenza tedesca nella valle del Liri.

La memoria di quei giorni è stata onorata ieri, 23 maggio 2025, con una partecipata lezione di storia nella Sala Consiliare del Comune. Il dottor Umberto Grossi, responsabile del Museo delle Battaglie, che ha tenuto una conferenza dal titolo “Pontecorvo nella Linea Hitler: memorie e testimonianze della Liberazione”.
Ospite Salvatore Di Schiavi che ha vissuto in prima persona la guerra, la liberazione e tutta la rinascita. Cittadino di Pontecorvo, una delle ultime memorie storiche. I ragazzi hanno ascoltato con grande attenzione i suoi racconti di vita vissuta.

Grossi ha ricostruito con precisione e passione gli eventi che portarono alla liberazione, arricchendo l’esposizione con materiali d’archivio, fotografie d’epoca. «Non si tratta solo di ricordare un fatto storico – ha sottolineato – ma di riscoprire l’umanità che c’è dietro ogni maceria, ogni fuga, ogni gesto di solidarietà tra civili e soldati».

Durante la lezione, alla presenza del sindaco Anselmo Rotondo e degli altri amministratori comunali, è stato dedicato un momento al ricordo delle vittime civili e dei caduti militari di entrambe le parti, nonché all’impatto che la distruzione della città ebbe sulla popolazione: oltre l’80% degli edifici fu raso al suolo o gravemente danneggiato. La rinascita di Pontecorvo nel dopoguerra è un esempio di resilienza e speranza che ancora oggi ispira.

“Chi non conosce la propria storia è destinato a riviverla”, ha concluso il dottor Grossi, tra gli applausi degli studenti dei due istituti Comprensivi.