Pontecorvo: Nel giorno della Repubblica in piazza a parlare di diritti
Bella giornata di partecipazione per l’iniziativa del Comitato di Pontecorvo per i 5 Sì al referendum – una mattinata per ricordare il valore della Repubblica e l’importanza dei diritti
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Nel cuore di Pontecorvo, in occasione della Festa della Repubblica, si è svolta una partecipata iniziativa promossa dal Comitato 5 Sì per il referendum del prossimo 8 e 9 giugno. Una mattinata intensa, fatta di interventi, confronto e testimonianze, dove cittadini, attivisti e rappresentanti del mondo sindacale e dell’associazionismo si sono alternati in una vera e propria staffetta dei diritti.
L’iniziativa ha voluto unire il ricordo del 2 giugno 1946 — giorno in cui nacque la Repubblica Italiana — alla riflessione sui temi fondamentali della giustizia sociale e dei diritti civili, con un chiaro invito alla partecipazione democratica. Sul palco allestito nella piazza centrale del paese si sono susseguiti diversi interventi, ognuno volto a illustrare uno dei cinque quesiti referendari che i cittadini saranno chiamati a votare: dalla sicurezza nei luoghi di lavoro ai licenziamenti senza giusta causa, passando per il diritto alla cittadinanza.
A fare gli onori di casa è stato Alessandro Sdoia, presidente del comitato referendario, che ha ricordato come “nella storia della Repubblica i referendum siano stati spesso guida e bussola per lo sviluppo democratico del nostro Paese”. Le sue parole hanno tracciato un solco profondo nel cuore del pubblico presente, sottolineando il legame indissolubile tra partecipazione popolare e progresso sociale.
Di grande impatto anche l’intervento di Donato Gatti, Segretario Generale organizzativo della CGIL Frosinoe e Latina, che ha posto l’accento sulla natura trasversale delle battaglie referendarie: “Questi quesiti non nascono da una parte politica, ma dal bisogno urgente di restituire dignità a lavoratrici e lavoratori troppo spesso dimenticati. Si tratta di restituire voce e forza a chi oggi è figlio di un dio minore.”
Tra i momenti più significativi della mattinata, l’intervento di Alessandro Marino, membro del comitato, che ha affrontato con grande chiarezza il tema della cittadinanza: “Tornare a cinque anni per ottenere la cittadinanza non è una concessione, è un atto di giustizia. Parliamo di persone che vivono, lavorano, studiano e pagano le tasse in questo paese da anni. Non si tratta di immigrazione, ma di equità e riconoscimento.”
Non meno incisivo è stato il contributo di Marino Giacomobono, che ha lanciato un appello alla coscienza civile di ciascuno: “Non perdiamo mai l’occasione di difendere la democrazia. Il voto è uno strumento potente, forse il più potente che abbiamo.”
A portare un punto di vista critico e puntuale è stata anche Antonella Caporuscio, la quale ha sottolineato come l’assenza di una posizione chiara da parte di chi si oppone ai quesiti referendari sia in sé un segnale eloquente: “Nessuno sembra trovare buoni motivi per votare No. Questo silenzio dice più di molte parole.”
La mattinata ha visto la partecipazione anche di numerose realtà associative attive nel territorio, tra cui Anima Family, impegnata da anni nella promozione della cittadinanza attiva. Il suo presidente ha richiamato tutti all’importanza dell’impegno quotidiano: “Ogni cittadino è una sentinella della democrazia. Dobbiamo creare spazi di connessione reale tra le persone, e il referendum è uno di questi. Un’occasione per riprendere parola e costruire consapevolezza.”
L’iniziativa ha dimostrato come la memoria storica e la partecipazione attiva possano incontrarsi in uno stesso spazio pubblico per generare consapevolezza e mobilitazione. La piazza si è trasformata in un luogo di confronto vivo, lontano dai formalismi, ma vicino alle esigenze reali delle persone.
A chiudere simbolicamente la giornata è stato un semplice ma sentito gesto: la deposizione di fiori in omaggio alla Festa della Repubblica. Un momento di raccoglimento collettivo per onorare la storia della nostra democrazia e riaffermare, con gesti e parole, il valore dei diritti fondamentali.
Nel giorno in cui si celebra la nascita della Repubblica, Pontecorvo ha scelto di parlare di futuro, di dignità e di partecipazione. Una giornata che ricorda a tutti noi che la democrazia non è mai qualcosa di scontato, ma va alimentata, custodita e vissuta.