À LA GUERRE COMME À LA GUERRE
di Luigi Sparagna
Espressione tipicamente francese che vuol significare l’accettare ogni situazione per ciò che essa è, accontentandosi delle risorse che offrono le circostanze.Chi meglio di Macron non la conosce? Il “principe” dell’Eliseo, perciò, viene in visita in Italia alla corte della Meloni. Tentativo di riparare la grandeur mortificata, che nel mare magnum del conflitto Russo – Ucraino, ha visto abortire la candidatura di Macron ad arbitro e uomo della provvidenza capace di far cessare le ostilità. Con la Germania prima, e la Trumpiana esfiltrazione indottagli in Vaticano, il Presidente Francese ha fatto tesoro della massima di cui è in titolo, pur di giocarsi il tutto per tutto per non rimanere escluso dal possibile tavolo delle trattative. La Meloni non rientrava nei suoi piani, ma come ignorare che l’internazionalità le riserva un ruolo privilegiato nella mediazione che per ogni parte le viene riconosciuta, con buona pace e incazzatura dell’italica opposizione, che per dirla alla Vasco , sfregiandone però il senso, canta imperterrita il solo ritornello del suo celebre motivo “c’è chi dice no”. Atterra in Italia e si precipita ad abbracciare la Giorgia nazionale come fossero vecchi amici, per raccomandarsi di non essere dimenticato nel delicato parterre dove siedono solo quelli veramente importanti. Chissà se avrà portato in dono medaglie olimpiche nuove di zecca per sostituire quelle rifilate alle olimpiadi francesi che si anneriscono miseramente. E ancora una volta facciamo finta che non sia la Francia a respingere alla frontiera i migranti che dall’Italia vorrebbero andare a visitare la torre Eiffel, che ogni tanto ci stacca il contatore della corrente, insomma che quando non gli facciamo comodo si scorda di noi. Ma noi che ci possiamo fare? Siamo buoni per definizione, ci siamo fatti una ragione che la Gioconda è francese ma solo per proprietà e non per genio, e allora almeno un aperitivo, voglio sperare con due noccioline che la Meloni si sarà tolte dalle scarpe, gli sarà stato offerto al Presidente confinante, per evitargli il confino.