culturasecondo piano

Buon 2021…

di Luigi Sparagna 

E’ stata una vacanza lunga quella da questo spazio di interno 28, una pausa per il Natale e per il capodanno, attesi da parte di tutti con l’ aspettativa di poter distogliere per un momento l’attenzione dalle preoccupazioni e ristrettezze che il 2020 ci ha costretti a sopportare per colpa del Covid.

Dove eravamo rimasti? Esattamente all’invito del Premier a sopportare qualche altro sacrificio pur di salvare il salvabile, cioè le feste di Natale e fine anno. Purtroppo non è andata così, il regime di divieti è perdurato per tutto il corso delle feste, addirittura più incisivi proprio nei giorni canonici, il 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio. Tutti a casa, o forse, perché al rassegnato comportamento di molti nel rispettare i divieti, o se vogliamo chiamarli diversamente, dei comportamenti premurati fortemente dal Governo, non ha fatto seguito l’auspicato contenimento dei contagi. Allora viene il dubbio, siamo stati veramente tutti a casa? I provvedimenti sanzionatori delle forze dell’ordine nei confronti dei trasgressori, come nel caso del gruppo di amici che hanno prenotato un breve soggiorno in albergo per festeggiare indisturbati il veglione, porterebbe a dire che in molti hanno trovato vie d’uscita….da casa.

Le trasgressioni, che incidenza hanno avuto sul picco dei contagi? La domanda sorge spontanea (diceva Lubrano). Purtroppo il picco sembra vivere di vita propria, è una realtà. E’ giunto il vaccino, anche se ancora non per tutti, ma la situazione è che l’indice RT dei contagi non ha fatto una minima piega a dispetto di divieti, prescrizioni, mascherine, vaccini e chi più ne ha più ne metta. Si persevera nella condizione di poca certezza e poca chiarezza che disorienta i cittadini, oramai esperti in materia di Covid almeno quanto il comitato tecnico scientifico. Certo è scoraggiante apprendere che le siringhe usate per i vaccini non sono del modello appropriato, e ne sono in via di approvvigionamento altre più idonee. Tempismo perfetto. Lo stesso dicasi per le mascherine che non si sa bene quali funzionino veramente, chi le produce e chi le vende. Non resta che fare spallucce e dire “io speriamo che me la cavo”.

La Pandemia peraltro sta incidendo sulle nostre condizioni di vita e ambientali, determinando dei mutamenti ai quali sarà inevitabile adattarsi. Tuttavia, studi ed esperimenti in materia condotti sulle scimmie, nostre progenitrici, hanno rivelato che al decadimento delle condizioni dell’ambiente di vita corrisponde nell’immediato una reazione di aumento dell’aggressività prima dell’adattamento. Noi ci siamo, l’aumento dell’aggressività, come nelle scimmie, ci pervade. Internet, che è il nostro mondo, è veicolo per organizzare maxi risse in piazza. Sarà l’istinto di sopravvivenza o la schizofrenica reazione al Covid? E non vale addossare la colpa ai giovani, anche chi dovrebbe essere più strutturato sotto il profilo socio culturale, della saggezza, dell’esperienza, esplode in reazioni sospette e somiglianti alle scimmie cavie.

Vogliamo parlare di Trump? Non lo scomoderei, abbiamo in casa un certo Renzi che non teme confronti. Aprire una crisi di governo in questo momento storico forse aggiunge tempi morti nella lotta al micidiale virus. Ogni commento ritengo sia superfluo. Di questo passo il Virus ci divorerà, lui che è già mutato, anticipando le nostre reazioni alla sua letale prima versione, e forse potrebbe aver attecchito in Renzi per provocare elezioni anticipate per attenderci alle urne e fare strage di Italiani. Il Virus è intelligente!

Buon anno a tutti.