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Chi guida il treno Italia?

di Luigi Sparagna 

Il mappamondo si accende continuamente di lampadine rosse che segnalano conflitti in essere come tra Turchi e Curdi, oppure in Cile, in Cina, in Giappone, in Spagna, e me ne sfugge sicuramente qualcuno. Perplessità sulla recente proposta di Nobel per la pace alla piccina Greta, poi per fortuna attribuito al leader Etiope Abiy Ahmed Ali che ha risolto i contrasti con l’Eritrea consumatisi per anni, mi pare l’unica cosa sensata e ragionata di questi ultimi tempi. L’equivalente del Nobel per la pace in materia di ambiente esiste ed è il Goldman Enviromental Prize, ma il Nobel di Stoccolma, che per la pace viene assegnato dalla Norvegia, che c’entra con l’ambiente. E poi per ambire al riconoscimento bisogna aver prodotto, scoperto, qualcosa di veramente importante e innovativo in un settore che sia scienza, tecnica, pace appunto, ma Greta che ha fatto? Ha organizzato, grazie alla sponsorizzazione ed organizzazione di chi intende manovrarla, una passeggiata di giovanetti che hanno marinato la scuola per un giorno? E dove sta la scoperta sconvolgente? Traendo spunto da questo fatto, consolato che almeno i designatori dei Nobel ci sanno fare, e preso atto che il nostro Ministro della Istruzione ha invitato a giustificare l’assenza dalla scuola, e sarebbe stato meglio invitare i dirigenti scolastici ad inserire nei POF (Piani di Offerta Formativa) la manifestazione come esercitazione all’educazione all’ambiente e alla partecipazione a libera associazione e manifestazione del pensiero, magari nella materia “educazione civica” che pare sarà reintrodotta a scuola, sento prepotente, dopo la recente intesa raggiunta sulla manovra economica, una riflessione sulla qualità della politica espressa dai nostri governanti. Passando proprio a volo d’uccello sull’etimologia greca della parola che si traduce in “arte del governare”, non ritengo di riconoscere ai nostri politici nessuna arte, nel senso di speciale abilità o capacità. Manovra economica licenziata con trionfalismo per il raggiunto obiettivo di non aumentare l’IVA come promesso. Almeno per quest’anno. Bene! Poi nelle serate televisive coloro che dovrebbero possedere l’arte di governare ci propinano ricette diverse e a loro dire più sapienti per una manovra economica intelligente. Le proposte? Pagare tutte le nostre spese quotidiane con il bancomat, anche al bar. Si fa già nei supermercati per la spesa settimanale, ma se per ogni piccola spesa aggiungiamo la commissione bancaria per l’uso della carta di credito che senso ha per il privato? Quaderni di scuola per i figli, una partita a tennis, un gelato e via discorrendo… alla fine del mese quanto è stato effettivamente speso per i beni e quanto è andato alla Banca? Tracciabilità? Si ha paura che sfugga qualcosa al controllo? Ma se da più parti gli esperti continuano a sostenere che la lotta all’evasione, figlia della tracciabilità che evidentemente fallisce, è da ricercare altrove e non certo nel tenore di vita dell’italiano medio, di quale “arte” della politica parliamo. Va bene, solo questo è poco per giudicare. Allora passiamo al reddito di cittadinanza. Arcinota critica…..si stanno regalando soldi pubblici tratti dai lavoratori per distribuirli a fannulloni posteggiati al bar. Come si fa a distribuire soldi a destinatari che dovranno accettare proposte di lavoro dei navigators, che ancora non ci sono. Ma gli uffici del lavoro, quelli dove si iscrivono i disoccupati sono stati chiusi? E se un beneficiato non accetta il lavoro che fa, restituisce o chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato? Non è finita, queste sono bazzecole, pilzellacchere, rispetto alla precisazione che se non sbaglio viene dallo stesso proponente, che risponde al nome di Di Maio, della necessità di una rivisitazione del provvedimento quando qualcuno gli ha fatto notare che tra i destinatari del reddito di “Cittadinanza”, e va scritto in maiuscolo e virgolettato, anzi scandito, C I T T A D I N A N Z A, ci sono terroristi delle Brigate Rosse mai pentitisi e delinquenti della peggior risma, che con chi è cittadino non ha nulla a che spartire. Andiamo avanti, finalmente viene bandito un concorso, con quiz a risposta multipla preordinata, per un certo numero di posti, per risolvere la questione degli insegnanti precari. E gli altri che non superano il concorso che fanno, vanno a casa? Un concorso con i quiz come per la patente, da somministrare a insegnanti precari che insegnano da anni nelle scuole? E non è vergognoso per la dignità degli insegnanti? E quelli che non superano il quiz che facciamo andiamo a prendere tutti i loro alunni e li rimandiamo a scuola per colmare le lacune? Si abbia il coraggio di emettere un provvedimento di regolarizzazione e basta. Si abbia il coraggio! Forse che gli insegnanti di ruolo lamenterebbero l’aver dovuto superare un concorso molto selettivo che i precari non hanno mai superato? Allora quando si fanno i concorsi si bandiscano i posti necessari a coprire gli organici e se i candidati non raggiungono il voto minimo per superare il concorso non si assumono nemmeno come precari. Perché i nostri figli devono essere istruiti in maniera diversa e forse non della stessa qualità? Un bravo insegnante non teme aule numerose, se ha l’autorevolezza di essere Insegnante con la maiuscola. Vogliamo parlare dei medici di base che sembra verranno drasticamente a mancare da qui a qualche anno e non vi sono idee e proposte al riguardo? Accipicchia quanti punti interrogativi in questo commento. Allora, tornando al punto di partenza, ho la netta sensazione che la politica dei nostri tempi non sia arte, o abilità, capacità, visto che sempre meno sono laureati o professionisti o comunque esperti in qualcosa i parlamentari nelle aule di Senato e Camera. Non si tratta di limitare i diritti di nessuno, ma non trovo edificante essere rappresentati da persone che si spacciano per risolutori geniali di ogni aspetto sociale e alla prova dei fatti lasciano il Paese in una condizione di cui non è proprio possibile andare fieri. Ce ne sarebbe ancora da dire, ad esempio della scempiaggine della proposta di togliere il voto agli anziani, magari quale bilanciamento del voto ai sedicenni GRETINI, ma poi si scade nella noia. E’ rimasta solo una cosa nella politica, l’astuzia! Vedi Renzi! Giornate intere a tessere accordi per uscire dal primo Governo Conte e avviare il Conte Bis, e chi comanda adesso? Renzi! Dite quello che volete ma astuto lo è. A meno che non si voglia affermare che sono gli altri ad essere troppo fessi. Fate voi.