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INCOMPRENSIBILI INCOMPRENSIONI

di LUIGI SPARAGNA 

 

Ci sono situazioni che a volte sfuggono alla comprensione dettata dal buon senso e si trasformano in contorti ragionamenti spesso all’origine del senso di sfiducia e incertezza verso le istituzioni. Il più recente dei casi è quello della liberazione dei Marò La torre e Girone, previo lauto risarcimento dei familiari delle vittime, che ora verranno processati dalla giustizia Italiana. Ecco qui scatta l’incomprensibile. La prima falla (visto che parliamo di navi e navigazione) di questa vicenda mi pare si possa individuare nella confusione circa l’autorità competente a decidere di attraccare in porto dopo l’episodio contestato. Se i Marò erano di scorta alla nave per motivi di sicurezza, una volta verificatasi la situazione di pericolo e di intervento dei militari, ci si sarebbe aspettato che nelle regole d’ingaggio fosse stabilito un passaggio di competenze all’autorità militare. Ma così non fu. Poi l’esito delle indagini ha segnato il passo nell’attesa che la Corte dell’Aia decidesse sulla competenza a giudicare, e finalmente l’Alta Corte ha rimesso il giudizio all’Italia previo risarcimento che l’India non ha esitato a ricevere cedendo il giudizio tanto bramato inizialmente ai nostri Tribunali. Adesso, mentre si gioisce per la liberazione dei due Marinai, facciamo passare sottovoce che li andremo a giudicare come da disposizioni dell’Aia e chissà se non decideremo di condannarli. E’ un po’ tortuoso ma è corretto proceduralmente. Altrettanto la liberazione di Brusca è stata accolta con sgomento, passando sopra al fatto che lo Stato e per esso la Giustizia che così ha programmato e concordato, ha stabilito a suo tempo di barattare la punizione di uno con l’arresto e la sconfitta di molti. Uno Stato forte forse non avrebbe bisogno di simili accordi se si fidasse maggiormente dei suoi investigatori, che ad esempio il capo dei capi di cosa nostra ha arrestato senza baratto alcuno. Ma così fu deciso nella bilancia degli interessi in gioco e così è stato. Ce ne vogliamo dolere? E che dire della Pandemia e delle vaccinazioni. Astra Zeneca si fa o è meglio di no? Tra uno stop al vaccino e una ripresa addirittura con raccomandazione a mischiare la seconda dose di qualunque altro vaccino con quella del contestatissimo Astra Zeneca per una migliore copertura, gli Italiani non sanno bene se scoprire il braccio oppure no. La tragedia del Mottarone completa il quadro. Un Pubblico Ministero formula capi di accusa e adotta provvedimenti cautelari non condivisi dal GIP che per giunta viene trasferito, facendo sì che ombre si addensino sulla questione. Incomprensibili incomprensioni del Paese culla del diritto e dei diritti.