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Roma, l’evoluzione dinamica dei contratti: il professore Villanacci presenta il suo ultimo libro

di Luigi Sparagna 

Il pomeriggio del 27 febbraio, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, il Prof. Gerardo Villanacci ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “l’interpretazione adeguatrice nella dinamica contrattuale”. Potrebbe sembrare uno dei tanti normalimomenti della vita di un accademico ed un giurista quale è Gerardo Villanacci, ed invece è stato qualcosa di molto di più. Oltre ai Prof. Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Maria Rosaria Maugeri e Manolita Francesca, ordinari di diritto rispettivamente presso l’università di Catania e Foggia che hanno illustrato alcuni passaggi del lavoro di Gerardo Villanacci, ha presieduto e moderato la relazione il Prof. Natalino Irti, socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei e ulteriore commento dell’opera vi è stato da parte di Guido Alpa, Prof. emerito della “Sapienza”, Università di Roma. I Prof. Natalino Irti e Guido Alpa, dall’alto della loro autorevolissima scienza cui si rimette con rispetto il mondo del Diritto Italiano, hanno segnalato la pregevolezza del tema affrontato dal Prof. Villanacci che rappresenta, nell’ambito della specifica materia, una novità volta ad evolvere verso una contrattualistica capace di adeguarsi al rispetto dei reciproci interessi delle parti nel contesto del dinamismo giuridico di settore. Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha concluso lodando l’iniziativa di Villanacci, ed affidando ai numerosi intervenuti, molti dei quali giuristi di chiara fama, la considerazione che il diritto e la cultura costituiscono un armonioso binomio.Chi ha potuto ascoltare, ben oltre le ammirate considerazioni dei citati Prof. Irti e Alpa ha tratto l’impressione, o per meglio dire, la certezza che il Prof. Gerardo Villanacci è, a pieno e meritato titolo, riconosciuto autorevole giurista, accolto a sedere accanto alle migliori menti del Diritto Italiano, che ne ammirano la freschezza e fantasia dell’intuito dei suoi studi, anche essi divenuti quindi, veri e propri orientamenti.