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La Lettura- Kiley Reid: L’Inganno delle Buone Azioni

Emira è una ragazza di colore di venticinque anni che lotta per definire la sua identità: conclusi gli studi universitari, non ha ancora un’idea chiara di quello che vuole fare nella vita, che si fa passare addosso con un atteggiamento tra l’apatico e lo speranzoso. Nel frattempo, lavora come baby-sitter a casa dei Chamberlain, una benestante famiglia bianca di Filadelfia, dedicando ogni attenzione e pensiero alla piccola Briar. Ma un giorno, in un supermercato, Emira viene accusata di aver rapito la bambina, vittima del pregiudizio e dell’ingiustizia sociale. Alix Chamberlain, la sua datrice di lavoro, inizia allora una lotta fin troppo appariscente contro gli abusi subiti dalla ragazza, quasi a voler nascondere qualcosa, un segreto che affonda le radici nel suo passato da liceale. Perché, dietro dei comportamenti altruistici e benevoli, può celarsi il tentativo più o meno goffo di celare le proprie colpe, errori che vorremmo non aver mai compiuto e rimuovere dalla nostra coscienza.
Con il suo romanzo d’esordio, la scrittrice americana Kiley Reid ci consegna un ritratto provocatorio e pungente della società americana, trattando l’annoso tema del razzismo e della divergenza di classe in una veste del tutto nuova, leggera ma allo stesso tempo potente, schietta ma non banale. Un libro che scorre via facilmente, come un sasso lanciato sul pelo dell’acqua che lascia dietro sé onde sempre più importanti.