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Pontecorvo, festa della Noglia (cotechino), concerto e befana

“Ci prepariamo a vivere una grande festa popolare con attrazioni, spettacoli e show scelti per tutte le fasce di età. Peraltro i costi sono già stati coperti per metà con i fondi ottenuti rispondendo al bando dell’Arsial, su iniziativa del consigliere Gaetano Spiridigliozzi. Siamo fiduciosi di coprire con fondi regionali anche la restante parte di spesa. Siamo in attesa di conoscere l’esito del secondo bando, quello di LazioCrea, al quale abbiamo partecipato su iniziativa del consigliere Massimo Santamaria. I due progetti sono stati elaborati con scrupolo e professionalità dai tecnici comunali”. Così il sindaco Anselmo Rotondo dopo la giunta che ha deliberato l’impegno di spesa per l’evento. “Ai pochi con la puzza al naso rivolgo un invito: vi aspetto in piazza per offrirvi un piatto di nòglia e festeggiare con orgoglio – aggiunge Rotondo –  la nostra pontecorvesità”. Il programma: venerdì la festa del tipico cotechino locale proposto nelle varianti più tradizionali e distribuito negli stand allestiti in centro. Arriverà la Befana, ci saranno i mangiatori di fuoco, le rievocazioni medievali, lo spettacolo con le bolle di sapone giganti e in serata l’evento musicale dedicato agli Anni90 che ha riscosso ovunque un clamoroso successo di pubblico e partecipazione. Sabato torna la Befana, ci saranno i giochi curati dalla Associazione San Grimoaldo e lo spettacolo di fuoco dei LuxArcana. “La festa della nòglia, voluta fortemente anche dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale Fernando Carnevale, è il riconoscimento  – spiega Gaetano Spiridigliozzi – alla tradizione secolare della nostra norcineria. Piatti e pietanze saranno preparati con gli insaccati lavorati da aziende e macellerie locali. La manifestazione è curata dagli amici della Associazione Fiera Agricola del Basso Lazio, che hanno coinvolto nell’organizzazione della festa l’intero mondo agricolo pontecorvese, come già con l’albero di Natale formato da trattori”. “Abbiamo risposto ai bandi per intercettare fondi e promuovere eventi senza toccare soldi dei cittadini, come per il Carnevale, per il quale abbiamo ottenuto il riconoscimento del titolo della storicità e un contributo ministeriale di 50.000 euro. Non sempre è stato così in passato. Adesso però – commenta Massimo Santamaria – il comune partecipa ai bandi, presenta progetti, ottiene finanziamenti. Arsial ci ha premiato, attendiamo l’esito di LazioCrea per poter rivendicare il merito di saper organizzare eventi senza attingere alle casse del comune. Siamo fiduciosi”.