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La Lettura – R.L. Stevenson: L’isola del Tesoro

“Quindici uomini sulla cassa del morto, yo-ho-ho, e una bottiglia di rum…” è il motivo che riecheggia nella taverna dell’Ammiraglio Benbow dall’arrivo del misterioso Capitano, che reca con sé un segreto tanto affascinante quanto pericoloso. Alla morte del vecchio filibustiere, il giovane Jim Hawkins, figlio del locandiere, entrerà in possesso di una mappa del tesoro appartenuta al temibile pirata Flint e si imbarcherà insieme al dottor Livesey e al conte Trelawney nella spedizione da questi organizzata verso l’isola dello Scheletro, alla ricerca dell’allettante fortuna. Ma le insidie non mancheranno, a partire dalla presenza del cuoco di bordo, Long John Silver, in realtà capo dei pirati superstiti della ciurma di Flint, intenzionato a mettere le mani sul tesoro anche in spregio della vita dei nostri beniamini… Classico romanzo d’avventura del genere ‘piratesco’, che non merita in alcun modo di essere etichettato come semplice libro per ragazzi, L’isola del tesoro è il sogno ad occhi aperti che Stevensonha regalato a tantissime generazioni di lettori, catapultandoli in un’epoca in cui le avventure a bordo di velieri e golette che solcavano ogni mare, le schermaglie fra bucanieri e il ritrovamento di tesori fantastici erano all’ordine del giorno. Oltre a offrire un insegnamento morale mai scontato: non esiste una linea netta che divide i buoni dai cattivi.