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MONDI PARALLELI, POLI OPPOSTI

di Luigi Sparagna

Venerdi 23 luglio si sono aperti a Tokio i Giochi Olimpici 2020. In Italia alla stessa ora non succedeva niente di altrettanto particolarmente importante. Tokio 35°41 di latitudine, Palermo 38°07 di latitudine, con una differenza di appena due gradi e mezzo circa, Italia e Giappone si possono considerare mondi paralleli. Dal parallelismo geografico, geometrico, che ci riporta alle reminiscenze scolastiche delle parallele, che si sviluppano l’una accanto all’altra su un piano senza incontrarsi mai pur nella identità della loro direzione, anche in retorica il parallelismo identifica una idea mediante disposizione simmetrica di un concetto. All’atto pratico ciò potrebbe voler dire che rispetto ad un determinato problema le possibili visioni, atteggiamenti, soluzioni, sono identiche o quantomeno abbastanza simili da sembrare addirittura uguali. In realtà, il parallelismo, in questo caso, dimostra di avere poli opposti, come se il magnetismo terrestre fosse pura fantasia. A Tokio, causa una dichiarazione, ritenuta antisemita, pronunciata circa venti anni fa (avete capito bene, 20 anni fa), è stato licenziato in tronco il direttore artistico della cerimonia di apertura dei giochi, alla vigilia dell’inaugurazione. Lo spettacolo si è svolto ugualmente, con assoluta precisione e spettacolarità, alla presenza dell’Imperatore del Giappone. Il direttore artistico mandato a casa, ha fatto il consueto orientale inchino, ha voltato le spalle ed è andato via senza nulla esprimere, se non passi lunghi e ben distesi. In Italia, l’ex commissario Arcuri, cacciato (con i guanti bianchi), non solo non ha fatto nessun inchino, ma addirittura è tornato a sedersi sulla poltrona più alta di Invitalia, da cui sembrerebbe pronto a mollare gli ormeggi per altrettanto pari incarico, forse perché oltre agli avvisi di garanzia come ex commissario covid, sta collezionandone altri che l’autorità giudiziaria gli spedisce oramai come aeroplanini di carta, pure per il suo ruolo in Invitalia. Unico parallelismo possibile, i passi lunghi e ben distesi, ma verso poli opposti; l’anonimato per gli occhi a mandorla, il salto (triplo) di poltrona dell’atleta nostrano. MONDI PARALLELI……POLI OPPOSTI.