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Esperia- Appuntamento con i Falconieri dell’Irno alle Sorgenti di Monticelli

L’estate si colora di viola: quello dell’”APS zafferano viola” che, nel tempo, ci ha abituato ad appuntamenti unici, la cui finalità resta quella di regalare momenti di festa e curiosità, spettacolo e condivisione, in collaborazione con i Falconieri dell’Irno, vi invita il 31 luglio dalle 16:30 alle 19:30 presso la località Sorgenti del comune di Esperia (Fr) per farvi vivere lo spettacolare rapporto tra rapaci e falconieri. Si potranno osservare da vicino i rapaci e si potrà assistere a due voli spettacolo degli stessi. Ringraziamo l’amministrazione che ci permette di continuare le nostre attività con grande collaborazione e tutti gli Amici dell’associazione che ci sostengono ogni giorno. La scelta di questo spettacolo ricade sulle origini del luogo. Infatti,Roccaguglielma è la roccaforte medievale che domina l’abitato del comune di Esperia. Ubicata sul Monte Cecubo, alla sommità di un costone roccioso sorge a 500 m s.l.m. a strapiombo sull’abitato da cui è raggiungibile. Fu costruito intorno al 1103 probabilmente dove giacevano strutture più antiche per volere del normanno Guglielmo di Blosseville. In questo meraviglioso quadro si inserisce l’antica arte di cacciare con gli uccelli e di addestrarli a tale scopo. La ricerca continua di quel delicato equilibrio che si instaura tra il falco e il suo falconiere è circondata da un fascino particolare, che spinge l’uomo a mettersi alla prova tutte le volte che, lanciato il falco dal pugno, lo osserva prendere quota, libero di decidere se ritornare al pugno del suo compagno, coronando il tacito patto con l’uomo, o se abbracciare invece la libertà. Un’errore umano può rompe questo idillio e per evitarlo il falconiere dovrà curare giornalmente quel delicato, emotivo ed esclusivo equilibrio con il rapace, che rappresenta il cuore di quest’arte. il Falconiere sembra porsi in chiave antitetica, in primo luogo in quanto possessore di una specie protetta -e verrebbe da interrogarsi se sottratta alla vita selvatica, in secondo luogo perché forse cacciatore, e quindi destinato ad incidere sulle risorse venatorie del suo territorio. La realtà può essere profondamente diversa. Una fra le prime forme di salvaguardia di specie animali è da rintracciare nel basso medioevo, infatti, i dati giuridici offerti dalle fonti di quel periodo sono incontrovertibili: i falchi non potevano essere cacciati, e quindi uccisi per la sussistenza alimentare; non potevano essere sottratti dal nido da persone non qualificate; potevano essere impiegati per l’esercizio della caccia solo da alcune categorie di persone, secondo una specifica gerarchia. La tutela offerta era naturalmente figlia del periodo storico e l’ultimo grado di pena inflitta era la morte. Tradizionalmente, quindi, falconeria e protezione delle specie rapaci sono intimamente connesse, ed è utile notare che sino a che tale tradizione si è mantenuta integra, i falchi sono vissuti sostanzialmente indisturbati nei loro territori. Nel periodo che va dall’anno Mille al Quattrocento, la Falconeria, oltre ad offrire il suo aspetto squisitamente venatorio, diventa protagonista in ambito culturale, letterario, politico e di costume e si presenta anche come pratica magica legata alla simbologia del falco e del cavaliere. In questo periodo storico vengono scritte pagine di letteratura indimenticabili con chiari riferimenti alla caccia col falcone. Scene di falconeria sono descritte in opere di Dante, Boccaccio, ed altri. La pratica di quest’arte venatoria, e la conseguente presenza dei rapaci a corte è una costante nella vita di dame e cavalieri; ai falchi spetta inoltre un ruolo politico non indifferente: essi intervengono nella stipula di trattati e fanno parte della dote negli sposalizi regali.

Ringraziamo l’amministrazione che ci permette di continuare le nostre attività con grande collaborazione e tutti gli Amici dell’associazione che ci sostengono ogni giorno.