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Roccasecca- Violenza di genere, l’educazione passa per banchi di scuola

Non è mai facile affrontare determinati argomentiall’interno delle classi, per il semplice fatto che l’utenza con la quale ci si rapporta, è costituita da bambini e daadolescenti, ovvero, da una fascia di età così delicata,per cui è necessario usare terminologie e tematiche che non vadano ad urtare le corde sensibili di una generazione in crescita. Ma proprio per questo, alla scuola è affidato il compito prezioso di guidare, oltre quello di insegnare. Motivati dal nostro Dirigente Scolastico, Prof.ssa Patrizia Danella, sensibile e attenta osservatrice della società, tutti noi docenti abbiamo preso a cuore la situazione, ed ogni plesso, ogni classe del nostro I.O.C. Roccasecca, si è adoperato, affinché i nostri giovanissimi alunni potessero riflettere su alcune dinamiche. Tutti i giorni, dal rispetto delle regole a quelle per una serena convivenza, si ragiona sul rispetto di sé e degli altri, ma sulla violenza contro le donne è stato fatto un lavoro particolare. Con grande tatto ci si è addentrati nell’argomento, tenendo presente che ogni alunno ha un proprio vissuto, un bagaglio di esperienze personali e di situazioni legate alla propria famiglia, che potrebbero essere turbati da una parola fuori posto.Quindi, attraverso la visione di filmati, attività iconografiche, riflessioni aperte, lavori personali  e con il rosso delle scarpette, dei fiocchetti appuntati al petto e dei palloncini liberati come per abbracciare chi ci ha lasciato per mano violenta, ciascuno degli alunni di ogni ordine e grado del nostro Istituto, ha preso consapevolezza che ogni essere umano deve essere trattato con doveroso e sentito rispetto, ogni donna, ogni compagna di classe, ha il diritto di vivere la propria esistenza senza temere che anche chi le vive accanto,possa mortificarla, offenderla, ferirla, denigrarla e con violenza, toglierle quella vita, preziosa e unica, che ci è stata donata. Il seme è stato piantato, grazie al lavoro attento di tutte le donne e gli uomini che, unitamente lavorano, nel nostro Istituto. Noi ci prenderemo cura di quel piccolo seme, nella speranza che la pianta, un domani, dia ottimi frutti all’insegna di quei valori che fanno bene al cuore.