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Frosinone/Guardia di finanza- Tutti i risultati nell’eccellente anno di attività

23 giugno 2022, presso il Comando Provinciale della Guardia di Frosinone, ha avuto luogo la cerimonia celebrativa del 248° anniversario dalla fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.

La cerimonia, nella splendida cornice della caserma “Cap. M.O.V.M. Manlio Zincone”, è stata improntata alla massima sobrietà e svolta alla presenza del Prefetto della Provincia di Frosinone, S.E. il dott. Ernesto Liguori, del Comandante Regionale Lazio, Generale di Divisione Virgilio Pomponi, del Comandante Provinciale, Col. Cosimo Tripoli, dei Comandanti dei Reparti ubicati nella provincia di Frosinone, del delegato dell’organo di rappresentanza militare e di una piccola rappresentanza di militari in servizio, mentre i militari in congedo, custodi delle gloriose tradizioni e della storia del Corpo, sono stati rappresentati dai presidenti delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia insistenti in provincia, intervenuti con i relativi labari.

La celebrazione della ricorrenza è stata sviluppata attraverso la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, dell’Ordine del giorno speciale del Comandante Generale e della preghiera del Finanziere, nonché da una breve allocuzione del Comandante Provinciale e del Comandante Regionale Lazio.

In particolare, il Col. Cosimo Tripoli ha inteso esprimere il proprio ringraziamento ai militari di ogni ordine e grado per l’indiscusso senso di appartenenza al Corpo della Guardia di Finanza nonché alle capacità professionali e del Comandante Regionale Lazio il quale, a sua volta, ha profuso parole di stima ed orgoglio per l’operato di tutti i Finanzieri, di ogni ordine e grado, del Comando Provinciale di Frosinone per il lavoro quotidiano svolto, per il senso del dovere e per lo spirito di sacrificio, grazie ai quali la Guardia di Finanza esplica la propria missione di Corpo di polizia economico-finanziaria a tutela dei cittadini onesti e delle imprese sane operanti nella provincia.

Nel corso del suo discorso, non sono mancate le attestazioni di ringraziamento, ammirazione e stima nei confronti del Prefetto di Frosinone, per la saggia ed equilibrata attività di alta direzione e coordinamento delle forze dell’ordine e per la spiccata sensibilità istituzionale, delle Autorità Giudiziarie di Frosinone e Cassino, alle quali ha nuovamente assicurato una continua e massima collaborazione nell’espletamento delle indagini affidate, del Questore e del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, per la concreta e leale collaborazione sul territorio a tutela della legalità.

Come da consuetudine, la ricorrenza dell’anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza costituisce occasione per divulgare e illustrare, seppur sinteticamente, i risultati delle attività svolte dal Comando Provinciale di Frosinone nei vari settori di servizio nell’anno 2021 e nei primi 5 mesi dell’anno 2022.

GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITA’ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi: sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui è concentrata l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.

CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE

Nel corso del 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, le attività investigative si sono concretizzate nell’esecuzione di oltre 285 interventi ispettivi, tra controlli e verifiche, e di 84 indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 275 soggetti, di cui 24 tratti in arresto, responsabili di reati fiscali principalmente riferibili all’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione dei redditi.

Le frodi all’I.V.A. realizzate attraverso le fatture false, note come frodi carosello, con utilizzo di società cartiere o fantasma, hanno interessato anche il settore della commercializzazione dei prodotti petroliferi: trattasi di un fenomeno difficile da contrastare per le difficoltà connesse alla dimostrazione della inesistenza delle transazioni, a volte anche su scala internazionale, e con tempi talvolta lunghi per raccogliere le fonti di prova.

I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili dei reati in materia di imposte dirette ed IVA ammontano a oltre 48 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano ad oltre 653 milioni di euro.

L’azione di contrasto all’economia sommersa ha consentito di individuare 93 evasori totali, vale a dire soggetti economici sconosciuti al Fisco, i quali hanno complessivamente realizzato un’evasione fiscale per oltre 210 milioni di I.V.A. in conseguenza dell’omessa fatturazione o documentazione dei corrispettivi percepiti. Inoltre, sono stati verbalizzati 49 datori di lavoro per aver impiegato 460 lavoratori in “nero” o irregolari.

Ammontano, invece, a 54 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale mediante servizi di prevenzione lungo le rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti e presso i luoghi di commercializzazione dei prodotti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere transnazionale, operanti nel settore.

Complessivamente, sono stati sequestrati oltre 131.000 chilogrammi di prodotti energetici, cui si aggiunge un consumato in frode di oltre 96.000 chilogrammi e alla quantificazione di tributi evasi per oltre 124 milioni di euro.

Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 10 controlli, riscontrando 2 violazioni.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Nel comparto del contrasto agli illeciti nel settore della tutela alla spesa pubblica, l’azione della Guardia di Finanza di Frosinone, attraverso l’esecuzione di ben 10 piani operativi, è finalizzata a individuare quelle condotte che pregiudicano la corretta allocazione delle risorse legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a sostenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.

In questa prospettiva, l’azione dei Reparti della Guardia di Finanza a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, è stata svolta attraverso l’esecuzione di 603 interventi.

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario ammontano ad oltre 2,5 milioni di euro. A fronte dei 603 interventi nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, sono state denunciate complessivamente 350 persone.

Con riferimento agli strumenti finanziari della Polita Agricola Comune, sono stati eseguiti 7 interventi che hanno posto sotto la lente di ingrandimento contributi erogati per un ammontare di oltre 286 mila euro.

In materia di prestazioni sociali agevolate, consistenti in benefici corrisposti da enti pubblici a favore delle persone più bisognose, sono stati eseguiti 395 controlli, 265 dei quali conclusi con esito irregolare, pari a circa il 70% degli interventi, con conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria.

In tale ambito, nel corso di 229 interventi sono state controllate 420 persone in materia di percezione del Reddito di Cittadinanza.

Al riguardo, sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria 183 persone, mentre 41 persone sono state segnalate amministrativamente al competente Ente erogante, in quanto indebiti percettori della misura di sostegno reddituale per un ammontare complessivo di oltre 1,3 milioni di euro.

Inoltre, nell’ambito dei paini operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa sanitaria, sono stati effettuati 4 controlli in materia di ticket sanitario, tutti conclusi con esito irregolare.

Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 27 persone – di cui 1 tratta in arresto – per reati in materia di appalti, per corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione: in particolare, il valore degli appalti nei quali sono state riscontrate irregolarità ammonta ad oltre 8 milioni di euro su un valore totale di gare controllate di circa 15 milioni di euro, con un indice di irregolarità del 60%,

In tale ambito, si segnala la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega sono stati effettuati controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti anticorruzione e trasparenza.

E’ importante sottolineare, a fattor comune, come un sicuro indice dell’incisività dell’azione investigativa sia rappresentato dai sequestri: in tale ambito, nel corso delle attività svolte a tutela della spesa pubblica sono state avanzate proposte di sequestro per un importo di oltre 130.000 euro.

Le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria di accoglimento delle proposte di misure cautelari reali avanzate dai Reparti costituiscono, infatti, la concreta misura della possibilità per lo Stato di vedere ristorati i danni causati dai fenomeni di illegalità, frode, malaffare e cattiva gestione.

Sempre nell’ambito del contrasto delle inefficienze e degli sprechi nella Pubblica Amministrazione, sono stati accertati danni erariali per oltre 140 milioni di euro, in conseguenza dei quali sono state segnalate alla Corte dei Conti 46 persone, con proposte di sequestro di beni per circa 140 milione di euro.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.

In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico.

L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.

È stata, tra l’altro, conferita priorità all’analisi di quei contesti legati alla fase emergenziale e post emergenziale, che vengono delegati con immediatezza ai Reparti competenti per i conseguenti sviluppi operativi, in relazione alla possibile connessione con tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico, alle pratiche speculative sui prezzi dei dispositivi medici di protezione individuale o alle procedure di approvvigionamento di materiale medico, nonché, in prospettiva, con l’utilizzazione delle provvidenze che saranno poste a disposizione di cittadini e imprese per superare la contingente crisi economica.

Altra importante direttrice, anche in prospettiva futura, dell’azione della Guardia di Finanza per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo è rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio.

Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.

Ciò posto, nel comparto della lotta alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, le attività investigative sono state orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nella realtà territoriale ciociara, risultano connotati da concreti e immediati profili di rischio.

In tale ambito, sono stati sviluppati gli accertamenti patrimoniali ed è proseguito il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità insistenti sul territorio della provincia, con l’esecuzione di 21 accertamenti nei confronti di 185 soggetti, persone fisiche e giuridiche, in relazione alle quali sono state avanzate proposte di sequestro per oltre 40 milioni di euro e sequestrati beni per oltre 1,6 milioni di euro.

In tema di misure di prevenzione, inoltre, ai sensi del Codice Antimafia sono state avanzate proposte di sequestro per oltre 10 milioni di euro anche conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc..

Inoltre, è proseguita incessantemente la collaborazione istituzionale con l’Autorità Prefettizia, fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, nel cui ambito sono stati eseguiti oltre 400 accertamenti, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Con particolare riferimento al contrasto del riciclaggio di denaro, l’azione volta ad impedire l’introduzione di capitali illeciti nel tessuto economico-finanziario sano del Paese ha consentito di denunciare alla competente Autorità Giudiziaria 44 soggetti, di cui 3 in stato di arresto, per un riciclaggio ed autoriciclaggio complessivamente accertato di circa 70 milioni di euro. In tale ambito, sono state avanzate proposte di sequestro per circa 42 milioni di euro ed eseguiti sequestri per oltre 2,4 milioni si euro.

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati denunciate 32 persone, di cui 12 tratte in arresto, e sono state avanzate proposte di sequestro per oltre 7 milioni di euro.

CONTROLLO DEL TERRITORIO

Nel comparto del controllo economico del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è stato attuato attraverso un piano di interventi, predisposto dal Comando Provinciale di Frosinone, volto al presidio di strade e aree urbane per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro, nonché per la prevenzione del contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.

Tale dispositivo concorre con le analoghe attività predisposte dalle Forze di Polizia a competenza generale presenti sul territorio, con le quali intercorre una concreta sinergia operativa vieppiù in considerazione dell’ancor presente emergenza epidemiologica da COVID-19, attraverso l’esecuzione di un dispositivo di prevenzione e controllo, disposto e coordinato dalla Questura di Frosinone, atto ad evitare situazioni che possano generare assembramento e sovraffollamento nelle attività ricettive e ricreative nonché ad assicurare il regolare e fluido svolgimento di tutte quelle situazioni che, per la loro intrinseca natura, possano generare criticità in materia di ordine e sicurezza pubblica.

Dispositivo attuato attraverso l’utilizzo di oltre 3000 pattuglie automontate, prioritariamente utilizzate per il servizio di pubblica utilità “117” nonché di ulteriori 2000 pattuglie appositamente istituite per contrastare gli eventuali fenomeni turbativi dettati dalla cosiddetta “movida”.