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Pastena – La speranza e il coraggio della Croce nell’omelia di monsignor Luigi Vari

di Arturo Gnesi*

L’autunno dei pensieri può essere vinto solo con la speranza e il coraggio della Croce.
Inizia con un tono pacato la riflessione di monsignor Luigi Vari, vescovo di Gaeta che ha celebrato la messa in occasione della festa patronale di Pastena.
La voce dà forma ad un ragionamento che parte dal vissuto quotidiano, lo sguardo incrocia quello della gente comune, le mani sul Vangelo e che non puntano mai l’indice contro qualcuno.
Non si mette dalle parte dei vincitori, dei custodi delle verità rivelata, dei sapienti della fede , di coloro che inveiscono contro miscredenti e buontemponi.
Le parole sono pesate, costruiscono un discorso che vuole arginare quella sorta di male vivere che ogni uomo attraversa, non vuol rappresentare il trionfo del bene
sul male ma suggerire che senza la speranza e il coraggio della croce predomina il sentimento della sconfitta, della rinuncia e dell’indifferenza.
La vita non può conoscere solo “l’autunno del pensiero” il canto solitario dell’individualismo, il passo lento di una società che rinuncia ad essere solidale, accogliente e fraterna.
Il vescovo non mostra ricette miracolose ma sa che oltre le stagioni più dolorose e tristi ci sono sempre quelle della rinascita e della riscossa morale.
La tradizione popolare vissuta a Pastena con
i rituali di questi giorni sta ad esprimere che come la natura sa uscire dal buio e dal freddo dell’inverno così anche un popolo deve trovare la speranza e il coraggio di governare il proprio futuro rimanendo testimone ed interprete della sua storia.

Sindaco di Pastena*