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Roccasecca – Fermata dell’Alta Velocità nel Lazio meridionale: c’è il protocollo territoriale

Un protocollo d’intesa tra Cosilam, Provincia di Frosinone, Comune di Roccasecca e Università per la creazione della Fermata in linea dell’Alta Velocità del Lazio meridionale cuore dell’Italia Centrale. Si è svolta oggi, venerdì 22 marzo, nella sede del Cosilam l’incontro che ha visto la presenza, tra gli altri, del Presidente del Consorzio industriale on. Mario Abbruzzese, del Direttore Generale Annalisa D’Aguanno, del Sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco, del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale prof. Giovanni Betta e in rappresentanza della Provincia di Frosinone il Presidente del Consiglio Provinciale Luigi Vacana.

L’incontro ha messo in luce, ancora una volta, la forte necessità di quest’opera strategica per tutto il territorio del Lazio meridionale. Attualmente sulla tratta Roma-Napoli c’è un’utenza quotidiana di 42.000 persone che viaggia per diverse esigenze (studio, lavoro, salute etc.). I tempi di percorrenza arrivano a superare anche le due ore. Al contrario con una fermata Tav in linea si consentirebbe a tutti i cittadini di poter raggiungere Roma o Napoli in soli 35 minuti, e il progetto per la creazione della Fermata in linea dell’Alta Velocità del Lazio meridionale cuore dell’Italia Centrale rispecchia esattamente il “modello” di Reggio Emilia dove già è stato realizzato un progetto analogo essendo già presenti le infrastrutture necessarie che consentono una forte riduzione della quota d’investimento. Un’opera strategica già inserita nel Piano Industriale del Cosilam approvato a settembre 2018.

“È un progetto strategico e di assoluta importanza per tutto il territorio provinciale – ha affermato il Presidente del Cosilam on. Mario Abbruzzese – La creazione di una fermata dell’alta velocità avrebbe effetti positivi sotto numerosi punti di vista: ambientale riducendo le emissioni di co2 generate attualmente alla linea FL6, un contrasto all’effetto migratorio con il cosiddetto “spopolamento” dei piccoli centri. Raggiungere le grandi città in poco più di mezz’ora porterebbe a un ritorno di molte persone che, oggi, per diverse ragioni, hanno lasciato le proprie abitazioni nei paesi d’origine. Non ultimo, bisogna ricordare che quest’opera sorgerebbe a ridosso del Distretto Industriale Automotive – FCA e del Distretto della Ceramica economia circolare permettendo una nuova forma di collegamento fondamentale tra il territorio e i grandi centri urbani. Ma per raggiungere l’obiettivo occorre portare avanti un attento gioco di squadra che si è concretizzato nel protocollo d’intesa tra gli enti presenti oggi al tavolo che sono parte attiva di questa progettualità. Un’opera che, come ho ribadito in diverse occasioni, non serve ad un solo comune ma a tutto il territorio provinciale e dell’Italia centrale. Sono sicuro che se si giocherà in squadra e per il solo interesse dei cittadini riusciremo a raggiungere un risultato epocale e di straordinaria importanza”.