culturasecondo piano

Una statistica del 1856 di Pontecorvo.

Si riportano alcuni dati statistici ed alcune informazioni come furono comunicati al Sotto Intendente di Sora a seguito di una sua richiesta datata 26 aprile 1856.

 Notizie religiose

Le chiese sono 27, comprese le 6 rurali. I monasteri sono 4: 2per frati e 2 per monache.

L’istruzione dei ragazzi è affidata ai Padri Dottrinari, quella delle ragazze alle Suore della Carità di Maria SS.ma del Monte Calvario.

La Cattedrale, dedicata a S. Bartolomeo Apostolo, viene officiata da 22 canonici, compresi l’arciprete, il teologo, il penitenziere e da  4 mansionari. La sua rendita è amministrata da  un procuratore che si elegge dallo stesso Capitolo e si fa scendere a 1500 ducati.

S. Nicola e S. Maria sono 2 confraternite. La prima è officiata da 6 cappellani e da un priore, che viene eletto dai medesimi; la seconda d un rettore.

Le rendite della prima ascendono a ducati 250, tutti per le messe; della seconda a ducati 60.

S. Rocco, S. Sebastiano, L’Immacolata Concezione e S. Ermete, la quale è lontana da Pontecorvo circa 3 miglia, sono tutte chiese poste sotto la immediata giurisdizione della Cattedrale.

Il contado mantiene un cappellano in S. Ermete, per la messa dei dì festivi.

Il beneficio semplice di tale chiesa rurale, la cui annuale rendita ascende a 250 ducati, se la gode un certo don Ciriaco Ferrara di Ceprano.

S. Nicola di Porta è un’insigne collegiata: essa viene officiata da un abate, il quale ha una vasta cura di anime, da 6 canonici preberti e da 2 mansionari. La sua rendita ascende a ducati 490 e viene amministrata da un procuratore, che si elegge dallo stesso capitolo in ogni anno,

La chiesa di S: Giovanni Decollato è una confraternita filiale a S. Nicola. Si amministra da un priore, che viene eletto dai confratelli ed è officiata da un rettore, che parimenti si elegge dagli stessi. La rendita è di ducati 129 circa.

La chiesa della SS.ma Annunziata, cui  è contiguo il monastero delle Suore della Carità e lo Spedale, è amministrata e officiata dall’abate di S. Nicola per bolla pontificia del 15 dicembre 1815. La rendita del monastero è di ducati 400 e quella dello Spedale e Chiesa è di 350.

Pure sotto l’immediata giurisdizione di S. Nicola vi sono la Madonna della Libera e la chiesa dei SS. Cosma e Damiano, che si mantengono con le elemosine. In quest’ultima il contado vi mantiene un cappellano per la messa nei dì festivi.

La chiesa e Santuario di Monte Leuci si trova pure nei confini di questa parrocchia  ma essa appartiene in quanto al temporale, alla comunità e ad essa appartiene la nomina del priore e del cappellano che vi celebra la messa festiva.

In quanto poi allo spirituale è esente totalmente dalla giurisdizione del Vescovo di Pontecorvo e si appartiene al Rev.mo Capitolo Lateranense, il quale  vi tiene appositamente un Vicario.

La rendita ascende a ducati 130.

S. Maria di Porta è un’altra antica collegiata e parrocchia assistita da 1 abate e 6 canonici; è amministrata da un priore eletto annualmente dallo stesso Capitolo. La rendita ascende a circa ducati 630, quasi tutti  pesi di messe. La chiesa dedicata alla nascita della Vergine SS.ma, che si mantiene con le elemosine, appartiene alla medesima collegiata e viene officiata da quell’abate.

S. Biagio è una chiesa parrocchiale; la sua prebenda si fa ascendere a ducati 180. Il parroco ha l’obbligo di fornirla di tutto l’occorrente.

La chiesa rurale di Maria  Santissima delle Pietrelateappartiene a S. Biagio.  Il cappellano che vi celebra la messa dei dì festivi, viene pagato da quelli del contado.

S. Paolo è chiesa parrocchiale, la cui prebenda non oltrepassa i ducati 200. Il parroco ha l’obbligo di mantenerla. La chiesa adesso è caduta e deve necessariamente rifarsi perché è una parrocchia.

S. Marco  è chiesa parrocchiale e appartiene ai RR.PP. Dottrinari, dei quali uno vi esercita la cura delle anime. La rendita è amministrata dal rettore dello stesso collegio. La rendita, compresa quella del collegio, ascende a ducati 1.000.Ha però molti pesi di messe, novene e tridui,

S  Maria della Ripa appartiene alle monache benedettine, la cui rendita ascende a ducati 1.500 e viene amministrata da un procuratore che si elegge dalle stesse monache.

S. Maria delle Grazie, è officiata dai RR.PP. Passionisti che vivono di elemosina.

S. Giovanni Appare appartiene alla comunità; la sua rendita è di circa ducati 200. Essa è sotto la giurisdizione di S. Bartolomeo.

S. Giovanni a Gaudo appartiene ai Cavalieri di Malta, adesso la  un parroco, il quale avesse la cura spirituale di quella vasta contrada.

S. Oliva è chiesa parrocchiale nella borgata omonima, con una rendita annua di ducati 160.

La seconda chiesa del casale è dedicata a S. Rocco ed ha una rendita di ducati 30.

Notizie civili

Il Comune di Pontecorvo possiede beni ex comunicativi soggetti all’annuo canone di romani scudi 90 a favore della Camera di Commercio di Roma, che oggi si pagano al comune di Cesano per cessione fatta dal Sovrano, i quali beni, nella massima parte sono montuosi e sterposi.

La popolazione, compreso il casale di S. Oliva, secondo il risultato del censimento 1852 è di 9648 anime.

Le attività amministrative sono esercitate da:

Impiegati del Municipio:

Segretario comunale

Computista

Difensore dei rei

Due medici

Chirurgo

Maestro dei pubblici orologi

Distributori di lettere

Postino

Balivo in S. Oliva

Pubblico banditore

Agente in Roma

Impiegati governativi

Governatore

Cancelliere

Due sostituti

Tre curatori

Cancelliere del censo

Preposto del bollo e registro

Ricevitore dei sali e tabacchi

Ministro di dogana

Conservatore delle ipoteche

Archivista