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Pontecorvo – Riforma della Statuto. Intervista a Roscia: “Ecco perchè non ci credo”

Ha detto “no” dal primo giorno, quando Agorà, il movimento civico che l’ha proposta, lo ha coinvolto nel forum dei candidati a sindaco e lui disertato l’appuntamento. Il capogruppo di minoranza Riccardo Roscia non crede nella riforma della partecipazione popolare, nei giorni scorsi ha annunciato il suo “No” e l’assenza al consiglio di venerdì sera. Lo abbiamo intervistato.

Capogruppo, una domanda che si pongono in molti: perchè è stato sin dal primo momento contrario alla riforma della partecipazione popolare?

“E’ un fatto di politica gestionale e di coerenza: con questa riforma verranno appesantiti solo i passaggi amministrativi, si creerà un ingorgo nelle attività da portare avanti per la gestione dell’ente”.

.. e la coerenza..

“Sì,  certo è un fatto di coerenza, sin dal 2015 ho detto no a queste forme partecipate e nonostante una parte della minoranza ha dato il proprio consenso io ho detto no. E lo rifarei: è un film già visto. Come per le commissioni consiliari: sono state ripristinate ma ora ci si accorge che è solo un modo per appesantire la macchina amministrativa. Tra qualche tempo, quando ci sarà un ingorgo di richieste e istante mi daranno ragione”. 

Un giudizio complessivo sulla riforma dello statuto e le nuove forme di partecipazione? 

“Non serviva. Si perso solo tempo. C’erano già molti strumenti che permettevano la diretta connessione tra cittadini e amministratori nel risolvere le questioni attinenti la nostra comunità. Si tratta di un contentino dato alle associazioni che sono state vicine in campagna elettorale, ma in realtà è solo un modo per buttare fumo negli occhi“.

 

caravince