Politica

San Giovanni Incarico – Defezione in maggioranza, la replica del sindaco al consigliere Carbone

La settimana scorsa il Consigliere comunale Antonio Carbone aveva annunciato la sua fuoriuscita dalla maggioranza, ora, in una lunga lettera il sindaco Paolo Fallone e l’intera maggioranza intervengono per spiegare le loro ragioni.

Il “resoconto” del consigliere Antonio Carbone\ sull’operato dell’Amministrazione, merita una risposta chiara e dettagliata da parte di tutti noi, con alcune precisazioni e puntualizzazioni che di seguito riportiamo per chiarezza e onestà politica.

Questa Amministrazione Comunale dal suo insediamento, nel giugno 2017, ha scelto di intraprendere un’azione politica chiara, lineare, a servizio del cittadino, usando sempre la condivisione nel gruppo di maggioranza per le scelte e soprattutto per le decisioni.

La nostra linea politica, da subito attenta ad agire in nome della legalità e della trasparenza amministrativa, è fondata sul dialogo e sull’aggregazione rompendo definitivamente con il passato. Forse il consigliere Carbone è ancora legato ad un “vecchio” modo di fare politica che a noi non ci appartiene. A distanza di due anni e mezzo, prendiamo atto che il consigliere di maggioranza, Antonio Carbone, non ritiene più di condividere i valori che legano questo gruppo in modo armonico. Tuttavia le motivazioni espresse dal consigliere Carbone appaiono più come un “capriccio” che una riflessione politica seria.  

Al consigliere Carbone è stata data sempre la massima fiducia tant’è vero che, così come da lui richiesto:

• Lo abbiamo eletto come membro della Commissione Elettorale Comunale;
• Lo abbiamo eletto membro del Consiglio dell’Unione di Comuni Antica Terra di Lavoro;
• Lo abbiamo eletto membro del Consiglio della Comunità Montana;
• Gli sono state date le deleghe che ha richiesto: Bilancio, Servizi Sociali, Personale, Lavori Pubblici, Urbanistica, Parco Automezzi. 

Resta difficile capire quali ulteriori spazi e deleghe avremmo dovuto dare al consigliere Carbone per premettergli di fare politica. Noi abbiamo rispettato il lavoro di gruppo e soprattutto gli accordi politici che abbiamo concordato. 

Le deleghe non sono state ritirate al solo consigliere Carbone, ma a tutti i consiglieri e per due motivi:

 il primo perché, come da accordi già prestabiliti, dovevamo procedere al cambio delle deleghe e del vicesindaco;
• il secondo è relativo ad un fatto molto grave che ha riguardato lo stesso consigliere Carbone.

Il consigliere Antonio Carbone, improvvisamente è stato assente ad ogni riunione di maggioranza che si svolgono regolarmente ogni mercoledì e addirittura assente a due consecutivi consigli comunali. Questa sua assenza, ancora oggi non ci ha consentito di onorare gli accordi politici relativi alla turnazione degli assessorati e della carica del vicesindaco, ma cosa ancor più grave, non ci consente di capire quale sia il motivo che ha spinto il consigliere Antonio Carbone, ad insaputa di tutta l’Amministrazione Comunale, a scrivere, firmare, protocollare ed inviare, una lettera ad una società di telecomunicazioni, con la quale lo stesso consigliere concedeva la disponibilità di un’area comunale sita presso il Santuario Madonna della Guardia per l’installazione di un traliccio concordando, a suo libero arbitrio, addirittura il canone di locazione.  

Tale e arbitraria iniziativa del consigliere Carbone è stata immediatamente condannata dell’intera maggioranza che nonostante tutto ha aspettato invano chiarimenti del consigliere Carbone il quale però per ben cinque riunioni consecutive non si è presentato. 

Riteniamo pertanto, che il consigliere Carbone ha dimostrato di non essere in linea con i nostri principi di LEGALITA’, CORRETTEZZA e CHIAREZZA, confermando di essere un politicamente “solitario” e di non sapersi confrontare e condividere le proprie idee con il resto dell’Amministrazione Comunale. 

Alla luce di quanto detto, attendiamo che il consigliere Carbone, spieghi a questa amministrazione ed ai cittadini Sangiovannesi quali sono i motivi che lo hanno portato a riconoscere, ad una società privata, la disponibilità dell’area Comunale sita presso il Santuario Madonna della Guardia per l’installazione di un traliccio per telefonia mobile. 

Inoltre chiediamo allo stesso consigliere che se non intende più far parte di questo gruppo di maggioranza, rimetta le nomine che gli sono state concesse presso la Commissione Elettorale, la Comunità Montana nonché l’Unione dei Comuni Antica terra di Lavoro da quello stesso gruppo consigliare da cui lui oggi prende le distanze.

Al fine di rassicurare l’intera cittadinanza, si rende noto che questa Amministrazione Comunale, con atto formale ha già provveduto a diffidare la società di telefonia mobile a non proseguire l’iter per l’istallazione del traliccio in quanto, la disponibilità dell’area comunale ed il canone d’affittocomunicato, è stata un’iniziativa personale del Consigliere Antonio Carbone.

Un comportamento, questo, che non trova alcuna condivisione da parte di questa Maggioranza che da sempre è stata attenta alla tutela dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica”.

Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale