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BILANCI IN PROGRESS

di Luigi Sparagna

Il primo semestre 2021 è passato, l’estate ha preso il suo via, è tempo per un bilancio anche se parziale circa l’andamento del quotidiano. Inevitabile parlare di Covid, oramai sempre presente nella nostra giornata. La campagna vaccini procede a ritmi più che soddisfacenti, e si ha motivo di ritenere che anche i più reticenti si convinceranno a farsi vaccinare, visto il placarsi delle polemiche sui rischi collaterali che giustamente avevano destato qualche preoccupazione, ma sembra che già da tempo non si hanno notizie tali da destare timori. La trovata del certificato di vaccinazione per gli spostamenti sia sul territorio nazionale che estero ha dato una buona spinta a quanti se la prendevano comoda. I giovani in particolare, pur di salvare la vacanza nelle più rinomate località, puntualmente scroccata ai genitori a titolo di premio per gli sforzi nello studio (quasi non sia un loro interesse bensì il sacrificio di sangue a Papà e Mamma, Dei del bosellino), si sono messi buoni buoni in fila col deltoide pronto a ricevere il prodigioso farmaco. Occasione da non perdere tanto da far prevedere la seconda dose anche nelle località di vacanza (ovviamente in Italia), per incoraggiare il comportamento che porta all’immunità di gregge. Che dire, il piano del Commissario con le stellette funziona. Non piace ad alcuni, affezionati all’era Conte, quali ad esempio il Giornalista Travaglio, che si fa aiutare dalla Murgia a sua volta scrittrice(?), opinionista(?), e qualcos’altro(?), che gli danno giù con ogni tipo di critica, però puntualmente destinata a naufragare al cospetto dell’evidenza. Proprio da qui spostare l’attenzione a Conte è un attimo. Non trova pace quest’uomo approdato alla politica insieme al Covid. Le critiche al suo atteggiamento decisionista e autonomo rispetto alla partecipazione allargata delle sue strategie, che forse da Premier faceva bene ad assumere per non essere fagocitato dai miseri interessi partitici, gli piove nuovamente addosso ora che cerca di fare il leader dei Pentastellati. E’ scontro tra Titani. Grillo, anima storica, fondatore del movimento, gli ha fatto una bella tirata di orecchie, stile “nonnismo” vintage, ed ha estratto il cartellino rosso. La ripresa della politica, che segnava il passo, è in pieno svolgimento. E’ tanto avviata sulla sua solita strada fatta di affermazioni e smentite, di accuse e scaricabarile, che intanto l’immondizia ha nuovamente invaso le strade di Roma e non si capisce chi deve essere lo spazzino, e tutto passa nel dimenticatoio, nel trituratore mediatico che dopo tre giorni, così come puzza l’ospite, avverte l’olezzo dello stantìo e cestina in cerca di scoop anche l’omicidio di Saman Abbas di cui non si sa se procedono le ricerche del corpo. Nel frattempo, almeno, si è concluso il processo ai corrotti militi della caserma di Piacenza, con pene tutto sommato equilibrate, e la decisione del risarcimento all’Arma dei Carabinieri quale principale parte lesa della vicenda. Saranno raggiunti forse tra non molto dai secondini picchiatori. Bisognerà rivedere il calendario sportivo delle case di reclusione dove una volta si giocava il torneo di pallone “guardie e ladri”, adesso dovranno inventarsi un nome. Di certo una delle due squadre sarà la favorita, giocando sempre in casa. Che razza di mondo! In questo ribollir di pentola un ingrediente è ancora il grande assente, e si tratta della riforma della giustizia che resiste bene a “Sir Lancillotto” Palmara. Ma risultato dei risultati è l’Accademia della Crusca che ha coniato il nuovo termine ”omotransfobia” per non escudere nessuno, come invece fino ad ora e fino a quando non sarà approvato il disegno di legge Zan. In conclusione, bilancio positivo…………… e in ripresa.